"Yo-Yo Ma e i musicisti della via della seta": le note dell'integrazione

La musica è un linguaggio universale che non conosce barriere, non contano il colore della pelle, la religione, le idee politiche, la formazione culturale, il ceto sociale, il paese di provenienza, che sia il Giappone, la Spagna niente affatto modaiola della Galizia, la Cina, la Siria, l’Iran... Yo-Yo Ma è uno straordinario violoncellista statunitense sessantunenne, sposato con prole, di origine cinese, un ex bambino prodigio che ha viaggiato in Europa e negli Stati Uniti sin dalla più tenera infanzia, ha conosciuto Leonard Bernstein, ha una cultura musicale pazzesca e una formidabile curiosità per tutto ciò che non conosce e che vuole apprendere, spesso con risultati mirabili, che ha vinto un mare di trofei e che nel 2000, un anno esatto prima della tragedia delle Torri Gemelle che ha cambiato la percezione stessa dell’occidente, creato ansie in merito alla sicurezza planetaria e ha acuito ancora di più le fratture fra le diverse visioni del mondo attuale, ha deciso di riunire intorno a sé un gruppo di straordinari talenti per fare, semplicemente, musica, in giro per l’orbe terracqueo (Venezia, Istanbul…), per portare un messaggio di pace e di gioia di vivere, di bellezza, quella che appartiene all’arte, che la caratterizza e le dà senso, anche quando le notizie che arrivano da ogni parte parlano di morte, guerra, terrorismo, paura, xenofobia. Yo-Yo Ma e i musicisti della via della seta, documentario di Morgan Neville in sala in Italia dal 24 novembre, ma programmato per la prima volta l’anno scorso, dopo un lungo e raffinato lavoro di ricerca e repertorio, che appare evidentissimo fotogramma dopo fotogramma, è un film compiuto, avvincente, trascinante, coinvolgente, allegro, interessante – anche se un po’ troppo lungo, per quanto non vi siano delle sezioni che appaiano superflue o degne di essere tagliate –, che fa calare lo spettatore nel contesto pubblico e privato, nelle vicende artistiche e personali di un’orchestra – e dei suoi componenti - che non ha eguali nel globo, che fa conoscere strumenti per lo più ignoti alla gran parte di coloro che non sono musicisti di professione e che tratta molti temi della contemporaneità senza enfasi retorica e con delicatezza. 

Erminio Fischetti





Yo-Yo Ma e i musicisti della via della seta
The music of strangers: Yo-Yo Ma and the Silk Raod ensemble
Regia: Morgan Neville
Interpreti: Yo-Yo Ma, Kinan Azmeh, Kayhan Kalhor, Cristina Pato
Produzione: USA, 2015
Durata: 96’
Distribuzione: I Wonder Pictures, 24 novembre 2016
Voto: 3,5/5

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