Documenti perduti, frammentari o di dubbia provenienza: queste, fino ad oggi, le cause di confusione e addirittura enigmi sulla vita di Piero Della Francesca, come il fondamentale quanto sconosciuto anno di nascita, comunque collocato dagli studiosi ed universalmente accettato nell'A.D. 1416. Il relatore dell'evento, il Prof. James R. Banker, docente emerito di Storia Italiana presso la North Carolina State University, uno dei massimi esperti mondiali su opere e vita di Piero Della Francesca, retrodata l'evento di 4 anni, al 1412: la sua personalissima scoperta di oltre 100 nuovi manoscritti attribuibili da prove calligrafiche all'artista e matematico toscano, sono la sua smoking gun. Decenni di indagini storiche e prove acquisite nei luoghi in cui visse e lavorò il Maestro sono raccolte nel suo recente libro Piero Della Francesca: Artist and Man, di cui avremo presto una versione italiana, e promette di rappresentare una pietra miliare sull'argomento.
Prof. James R. Banker
Prof. Francesco Paolo Di Teodoro
E' proprio sullo sterminato archivio dei manoscritti di Piero, fino ad oggi appannaggio quasi esclusivo degli addetti ai lavori, che verte l'intervento del del Prof. Francesco Paolo Di Teodoro, docente ordinario di Storia dell'Architettura al Politecnico di Torino, uno dei curatori della splendida mostra internazionale a Palazzo Magnani di Reggio Emilia, che dopo mezzo millennio ha riunito l'intero corpus grafico e teorico del Maestro di Sansepolcro, di fatto uno degli eventi fondamentali per studiosi, appassionati, ma anche persone comuni provenienti da ogni parte del globo che hanno potuto fruire della magnificenza delle opere grafiche dell'autore.
Brano tratto da De Prospectiva Pingendi
De prospectiva pingendi, Libellus de quinque corporibus regularibus, Archimede e Abacus, presentati non più esclusivamente in maniera classica, staticamente aperti sotto una teca in plexi, ma mostrati nel loro sviluppo 3D, collocano l'evento fra quelli di maggior risonanza del ventunesimo secolo.
Francesco Marino