"In guerra per amore" di Pif: un film poetico, realista, demagogico e storicistico al contempo

Evento di preapertura alla festa del cinema di Roma e nelle sale dal 27 ottobre In guerra per amore è il secondo lungometraggio, scritto, diretto e interpretato da Pierfrancesco Diliberto, che dopo il riuscitissimo La mafia uccide solo d’estate torna al cinema raccontando un’altra storia di mafia. Questa volta in un periodo meno vicino a noi, ma fondamentale per capire la legittimazione della mafia: la seconda guerra mondiale e lo sbarco degli americani in Sicilia nel 1943. In quell’anno l’allora presidente statunitense Roosevelt decise che per liberare l'Europa dai nazisti bisognava partire dalla Sicilia. Infatti, per favorire lo sbarco il governo americano si affidò a Lucky Luciano per  intercedere con i mafiosi locali e aprire le “porte” dell’isola ai soldati e al governo. Da qui la Democrazia Cristiana e le influenze successive degli Stati Uniti sull’Italia della ricostruzione. Un discorso storicamente lungo e complesso che Pif racconta in poco più di un’ora e mezza attraverso lo sguardo di Arturo, un italoamericano che, innamorato di Flora, una giovane promessa al figlio di un mafioso, deve chiedere la mano al padre di lei, che si trova per l'appunto in Sicilia. Qui il ragazzo conoscerà la verità sul proprio Paese d’origine, anche attraverso gli occhi di un tenente italoamericano come lui. Pif mescola il cinema americano (citando con leggerezza Woody Allen, quello di Radio Days, e il Forrest Gump di Robert Zemeckis) e la commedia all’italiana raccontando con malinconia, ironia, dolcezza la Sicilia con un occhio lucido, in qualche tratto populista, ma sicuramente credibile ricalcando con una sorta di realismo magico, e mettendo in campo tantissimi temi, oltre alla mafia, anche la politica, l’amore, l’omosessualità, l’onore e la Storia. Mantiene lo stesso mood de La mafia uccide solo d’estate, ma quello risultava più attuale, più vicino al concetto di Stato, a quello che conosciamo e leggiamo dai giornali e che molti di noi hanno vissuto e ricordano. In guerra per amore potrebbe invece essere definito come una sorta di prequel che prende in esame le motivazioni politiche e sociali che hanno portato la Sicilia al racconto al centro dell'altro film. Pif riesce ad essere al tempo stesso poetico, realista, demagogico e storicistico, nonostante forse qualche storiografo arriccerebbe il naso, per presa di posizione sulla propria categoria, più che per reale convincimento, nel cogliere un momento terribile con assoluta lucidità attraverso più generi e più forme di cinema, dalla favola d’amore al film di guerra, dalla commedia al dramma, il tutto ben armonizzato e con una buona fattura tecnica di matrice sonora e visiva, di scrittura e recitazione. E con una chiusa strepitosa. Semplice ma non semplicistico, In guerra per amore ha molti pregi, non ultimo quello di essere un buon film.

Erminio Fischetti








In guerra per amore
Regia: Pif
Interpreti: Pif, Miriam Leone, Andrea Di Stefano, Stella Egitto, Aurora Quattrocchi, Robert Madison
Produzione: Italia, 2016
Durata: 99’
Distribuzione: 01 Distribution, 27 ottobre 2016
Voto: 3,5/5



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