La Griffe, band romana, presenta il nuovissimo EP di debutto Hypno-Pop. Il lavoro propugna musica pop “ipnotica”, dalle influenze techno ed electrohouse per il progetto di un gruppo che ha avuto modo di esibirsi allo Stadio Olimpico e all’Auditorium Parco della Musica di Roma. Nati nel gennaio 2014 dai Controverso, i La Griffe sono attualmente composti da Riccardo Vinciguerra (voce), Daniele Perticaroli (chitarre) e Dj Max Stanzione (console e sequenze). La band ha collaborato e partecipato nel 2014 al film Di tutti i Colori di Max Nardari, nel quale impersona se stessa, suonando una traccia inedita totalmente rivisitata appositamente per la pellicola e fortemente voluta dal regista. Hypno-Pop è stato anticipato dal primo singolo/videoclip Where are you going?, brano psichedelico dagli echi progressivi e l'approccio ad un certo tipo di elettronica lo descrive il gruppo stesso: “Rappresenta uno stato d’animo, una riflessione sincera. Un pezzo grigio, in cui i pensieri si mischiano alle nuvole, guardando la città dall’alto”. Stimolante poter accostare il pop a ritmi techno dal sapore psichedelico: come dice il titolo del disco un “pop ipnotico”. Si tratta di un genere “terra di mezzo” in cui le melodie estremamente fruibili del pop vanno ad incontrare sonorità più alternative e controverse. Quindi si auspica una musica diversamente fruibile che diventa cibo per le masse. Sulla scia di gruppi anni Sessanta il sottogenere del pop psichedelico impiega testi liricamente più surreali, e musicalmente fa maggior uso di echo, riverberi, flanger e di strumenti inusuali nel pop commerciale. I nostri sposano questo tipo musica con sonorità prodotte o modificate attraverso l'uso di apparecchiature elettroniche. Vista da un punto di vista filosofico si cerca di dare alla musica pop una connotazione attuale attraverso l'elettronica ma renderla spinosa, non banale e scontata tramite i contenuti dei testi e le caratteristiche allucinogene. Questo rende il tutto un'opera critica che cerca di aprire varchi di pensiero non attraversati prima. Un lavoro tra visione e realtà. In questo tipo di miscela è interessante cercare di portare il consueto e il conosciuto in una dimensione altra, oltre il qualunquismo, il banale, il retorico, andando a sondare nuovi mondi e dimensioni e percezioni inedite.
Sonia Cincinelli
Sonia Cincinelli
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