Arte e moda a New York si uniscono in un connubio che lascia senza fiato e sfilano le modelle di Tory Burch nel Guggenheim Museum. Senza dubbio la moda è lo specchio della società e quello che abbiamo visto in passerella ci racconta di un nord America diviso in due, uno scontro tra l’anima più elegante e raffinata della Upper Class e l’altra più hippie e folk della West Coast. Giocare sui contrasti si rivela una scelta vincente, in questo caso vale la regola dei due opposti che si attraggono ed è proprio dalla fusione di due stili apparentemente contrastanti e diversi che emerge un look dinamico che si adatta perfettamente alla donna di oggi. Una figura intraprendente che abbatte l’idea di un inquadramento per stereotipi sia nella moda che nella vita, colei per cui è pensata la collezione della stilista, che unisce a capi classici anche alcuni più sportivi capaci così di rispondere ad ogni esigenza.
Nelle passerelle americane non passa poi di certo inosservata la collezione di Zac Posen. Le sue creazioni hanno linee pulite ed eleganti per donne altrettanto sofisticate e mai fuori posto. A fare la differenza sono in questo caso tessuti broccati, ricami floreali e tulle.
Eccentrico, fuori dalle righe e mai scontato si rivela lo show di Thom Browne. Lo stilista riesce a far emergere le sue sfilate grazie a scenari che potremmo definire quasi da fiaba, capaci di sbalordire ed ammaliare lo spettatore creando uno spettacolo che di certo non rischia di cadere nell'anonimato.
Anche quest’anno infatti non sono state deluse le aspettative, è stato allestito un pavimento di piastrelle colorate che ci proietta subito in una piscina newyorkese, in cui emergono capi dai colori pastello, uomini travestiti da gatto e da piccione… insomma un evento al confine tra una sfilata di moda ed uno spettacolo teatrale che va ben oltre la presentazione degli abiti, ogni collezione racconta una storia.
La moda nel 2016 ormai libera da vincoli e ben al di fuori da rigidi schemi si presenta al massimo della sua creatività e versatilità, unisce stili e culture diverse ed è in grado di rinnovare ciò che ormai sembrava perduto nel tempo. In un contesto dove tutto è stato detto e tutto è stato fatto creare qualcosa di nuovo, qualcosa che sia in grado di stupire, non è di certo un'impresa di poco conto.
Aurora Pianigiani
Nelle passerelle americane non passa poi di certo inosservata la collezione di Zac Posen. Le sue creazioni hanno linee pulite ed eleganti per donne altrettanto sofisticate e mai fuori posto. A fare la differenza sono in questo caso tessuti broccati, ricami floreali e tulle.
Eccentrico, fuori dalle righe e mai scontato si rivela lo show di Thom Browne. Lo stilista riesce a far emergere le sue sfilate grazie a scenari che potremmo definire quasi da fiaba, capaci di sbalordire ed ammaliare lo spettatore creando uno spettacolo che di certo non rischia di cadere nell'anonimato.
Anche quest’anno infatti non sono state deluse le aspettative, è stato allestito un pavimento di piastrelle colorate che ci proietta subito in una piscina newyorkese, in cui emergono capi dai colori pastello, uomini travestiti da gatto e da piccione… insomma un evento al confine tra una sfilata di moda ed uno spettacolo teatrale che va ben oltre la presentazione degli abiti, ogni collezione racconta una storia.
La moda nel 2016 ormai libera da vincoli e ben al di fuori da rigidi schemi si presenta al massimo della sua creatività e versatilità, unisce stili e culture diverse ed è in grado di rinnovare ciò che ormai sembrava perduto nel tempo. In un contesto dove tutto è stato detto e tutto è stato fatto creare qualcosa di nuovo, qualcosa che sia in grado di stupire, non è di certo un'impresa di poco conto.
Aurora Pianigiani
Raccontaci, nei commenti, qual'è l'abbigliamento che preferisci?
Se questo articolo ti è piaciuto iscriviti al sito, alla newsletter, scarica i nostri contenuti gratuiti e tempesta di Like la pagina Facebook di Cinema Free!
________________________________________________________________________
Associazione
Punto Medea
Corsi di giornalismo di moda
Info: