Tratto dal romanzo omonimo di Kevin Wilson, in Italia edito da Fazi, La famiglia Fang rappresenta il secondo lungometraggio di Jason Bateman (dopo il recente Bad Words) attore di lunga data soprattutto noto per la serie tv comica Arrested Development, molto apprezzata dalla critica una decina di anni fa. La pellicola analizza, ancora una volta, i temi della famiglia disfunzionale e si sa, che questi sono ancora più accentuati se la famiglia in questione è quella di un gruppo di artisti, Caleb e Camilla Fang infatti sono due performer che con i loro due figlioli, Annie e Baxter, organizzano “rappresentazioni” a dir poco sopra le righe nei luoghi più imprevedibili, per esempio far rapinare la banca dei dolci con una pistola giocattolo a Baxter facendo finta di sparare alla madre. Annie e Baxter ormai sono cresciuti e sono rispettivamente la prima un’attrice fallita, coinvolta in una serie di scandali da rotocalco, più dedita agli eccessi che alla recitazione, e il secondo uno scrittore che ha scritto un solo romanzo e si è fermato a quello. La loro vita non potrebbe andare peggio quando sono costretti a rivedersi a casa dei loro genitori, che sono scomparsi, ma lo sono davvero o ne stanno organizzando una delle loro? Sono stati uccisi o si sono nascosti?
Ci sono figli che sono dei pessimi figli, ma anche genitori che sono dei terribili genitori perché ci sono persone che mettono al mondo altre persone e non dovrebbero farlo, in quanto, per i loro comportamenti, ne faranno degli infelici. Ecco, Caleb e Camilla Fang appartengono a questa categoria di padre e madre. Annie e Baxter infatti sopravvivono come possono alle turbe e ai loro problemi affettivi. Sono fuori di testa, ma con quel padre e quella madre sono venuti su anche fin troppo bene. Bateman realizza una pellicola che racconta la famiglia, ma nell'asse del racconto perde qualche bullone perché la vicenda non evolve, se non nel seguire le idiosincrasie dei due pargoli tendenzialmente falliti. Caleb e Camilla sono due sciroccati vanagloriosi che giustificano anche i comportamenti più affettuosamente abbietti in nome dell’arte, sono bravi a stupire anche i loro stessi figli che non credono in niente di quello che vedono o fanno i due, ormai maturi, genitori. Il problema di fondo del film semplicemente è la sua lentezza narrativa, la mancanza d’azione, infatti, di questo tema, già lungamente affrontato, a Hollywood (anche perché generalmente di matrice autobiografica: quale attore, sceneggiatore o mestierante di cinema non ha avuto dei genitori "artistoidi" che volevano un sagrato dorato per la loro prole, e lo stesso Bateman, fratello anche di Justine, nota per il personaggio della sorella vacua di Michael J. Fox rivestito in Casa Keaton; insomma ci siamo capiti!) se ne è parlato molto. Ma stavolta del romanzo se ne è innamorata Nicole Kidman, che forse vessata dal fatto di non avere più parti granché interessanti, dopo il ricorso alla chirurgia estetica, o quantomeno non del tutto riuscite proprio a causa di essa, ha acquistato i diritti, affidato la sceneggiatura a David Lindsay-Abaire che già aveva compiuto una sorta di miracolo con la sua opera Rabbit Hole (per la cui pièce si era portato a casa un Premio Pulitzer) nella quale la Kidman, nonostante il problema di cui sopra, era riuscita a strappare una terza candidatura agli Oscar, otto anni dopo la vittoria per The Hours nel 2003. Lei poverina ci si impegna anche in questo aspetto, ci prova, ed esce qualcosa – sul piano recitativo – meno pessimo del previsto, nonostante il suo immobilismo bamboleggiante. Bateman dal canto suo si è ritagliato il ruolo migliore e fa una figura dignitosa. Purtroppo però, non solo il genere è un po’ passato di moda (non sono più l’inizio degli anni Duemila), ma questo film non ha nemmeno la verve de I Tenenbaum e qui non ci sono né Anjelica Huston né tantomeno Gene Hackman.
Erminio Fischetti
La famiglia Fang
The Family Fang
Regia: Jason Bateman
Interpreti: Jason Bateman, Nicole Kidman, Christopher Walken,
Maryann Plunkett, Kathryn Hahn, Jason Butler
Maryann Plunkett, Kathryn Hahn, Jason Butler
Produzione: USA, 2015
Durata: 107’
Distribuzione italiana: Adler Entertainment, 1° settembre 2016
Voto: 2/5
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