Kyuta non ha più i genitori. Sua madre è morta e suo padre ha abbandonato la famiglia. Ora è stato affidato a parenti che di fatto non lo vogliono. Lui fugge e si ritrova in un mondo parallelo, dove vivono gli animali. Qui un orso solo e arrabbiato lo cresce e piano piano comincia a volergli bene come un padre. Ma Kyuta sente la mancanza del suo mondo e comincia a fare su e giù fra le due realtà…
Uscirà nelle sale italiane solo il 10 e l’11 maggio come evento speciale, formula strategica sempre più cavalcata dalle case di distribuzione per evitare la dispersione di pellicole che hanno un pubblico attento e rendere l’uscita un vero e proprio evento, The Boy and the Beast, pellicola d’animazione giapponese di Mamoru Hosoda, che ricorda e omaggia con il suo Studio Chizu in qualche modo il ben più complesso Studio Ghibli di Miyazaki, ma trova una sua poetica e una sua rielaborazione di genere. Un film che mescola la tradizione dei manga e della cultura giapponese ai sentimenti più puri. Un racconto di grande presa eroica che tocca molti temi, dalla genitorialità, al senso di appartenenza, alle differenze, all’accettazione di sé, alla migrazione. Tanti e tanti elementi che rendono questo film non il migliore nel suo genere, ma certamente rilevante. Da non perdere assolutamente, specie per gli amanti del genere.
Erminio Fischetti
The Boy and the Beast
Bakemono no ko
Regia: Mamoru Hosoda
Produzione: Giappone, 2015
Durata: 119’
Distribuzione italiana: Lucky Red, 10-11 maggio 2016
Voto: 3,5/5