Kuadra e “Non avrai altro Dio all'infuori di te”: scoprire il vaso di Pandora nell'alternative metal italiano

Yuri La Cava, Emanuele Savino (Zavo), Van Minh Nguyen, e Simone Matteo Tiraboschi, compongono i Kuadra. Il gruppo esce sulle principali piattaforme digitali con l'album Non avrai altro Dio all’infuori di te. Per l'alternative metal band lombarda l'album è un concept che si distacca dai lavori precedenti, in quanto più interiore, pungente e questo si evince anche dalla copertina ad opera dell'artista Loris Dogana. Non avrai altro Dio all'infuori di te è composto dalla canzone epocale La grande crocifissione che apre l'album e riassume l'impegno in studio dei musicisti. All'interno dell'opera si annoverano citazioni di grandi cantautori italiani come Enzo Jannacci e il "Faber" nostrano per “vedere tutti quanti l'effetto che fa” e l'album è composto da testi anarchici, radicali a tratti militanti che raccontano di una generazione ridotta ai minimi termini schiava dei beni di consumo. Mentre la bellissima Abdul tratta dell'immigrazione: “centro dell'infermo, periferia dell'esistenza” e “Io so soltanto che un uomo per diventare uomo, per diventare uomo deve cambiare il mondo o il mondo lo cambierà”. Temi politici, controversi messi in note con edificanti Riff che serpeggiano tra le trame musicali di Questo è un morto e altri brani.
Illuminante Per un mondo minore, Il Male invece contiene un attacco alla Noir Désir mentre l'unica soluzione per questa generazione rimane “godere del frutto della conoscenza” per un opera provocatoria a tratti blasfema, critica nei confronti di una generazione che “cerca storie trash, sadomaso”.
La band formatasi a Vigevano nel 2006 propone un moderno crossover con influenze rap, alternative rock e post metal. I testi sono in lingua italiana e affrontano spesso tematiche sociali ed esistenziali. Possiamo definire i Kuadra dei sociologi nel metal per la precisione e la lucidità con cui riescono a definire la realtà.
Nel video de La grande crocifissione il paradosso del consumismo viene portato all'estremo con immagini inquietanti sull'assalto di un grande magazzino da parte degli acquirenti in cui l'essere umano si schiavizza alla grande bugia del consumo: “noi generazione tumorale, assumiamo antidepressivi per tenere su il morale, fedeli alla religione liberale crediamo al male e al bene di consumo.”

Ma il messaggio più  importante che la band propugna sta nel disprezzo del più forte che si rifà sul più debole e vive di questo. La vera chiave, la povertà della nostra società è proprio questa: i Kuadra hanno finalmente scoperto il vaso di Pandora!

Sonia Cincinelli







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