Matteo Garrone lo conosciamo tutti. Viene definito a ragione uno dei migliori registi italiani dell’ultima generazione. Ha realizzato opere che sono ormai dei classici moderni del nostro cinema d’autore come L’imbalsamatore, Primo amore e più ancora Gomorra. Il racconto dei racconti, a differenza di Gomorra o Reality, che punta il dito sulla nostra contemporaneità, torna alle origini del racconto, si può dire, ovvero alla fiaba, a tutti i meccanismi del mezzo narrativo in questione e ad un maestro che è riuscito a fare di essa narrazione popolare: Giambattista Basile, scrittore barocco che usa il dialetto napoletano, che ha scritto fiabe popolari come Cenerentola e Il gatto con gli stivali.
Garrone prende appunto l’opera più celebre di Basile, Lo cunto de li cunti, e ne ricava un film fiabesco mettendo in evidenza la crudeltà dei racconti, la violenza di un mondo barocco nel quale le storie per i piccini sono in realtà tragedie che servono a prepararli alla vita e non vicende immaginarie dove tutto finisce bene. Storie nel quale il mondo raccontato è terribile e ineffabile: tra re, magie e orchi, ci sono regine che non possono avere figli e farebbero qualsiasi cosa pur di riuscirci e si affidano ad un negromante che suggerisce una soluzione alquanto scabrosa, mangiare un cuore di drago marino. La regina in questione è quella di Selvascura (impersonata da una bellissima Salma Hayek), che mette al mondo il piccolo Elias nello stesso momento di una serva vergine che era stata utilizzata per cuocere il cuore in questione e che era rimasta incinta del terribile animale attraverso il vapore sprigionato dalla cottura. Le due donne infatti genereranno due bambini identici, di fatto gemelli, e niente impedirà al principe di vedere suo fratello … Il re di Roccaforte è un dongiovanni che si invaghisce della voce di una donna che vive in una misera casetta. Credendo che la voce appartenga ad una meravigliosa fanciulla, l’uomo le invia un dono non sapendo che invece la voce appartiene a una fra due vecchie sorelle, che faranno di tutto per sembrare giovani e belle… Il Re di Altomonte invece cresce una pulce nella sua stanza, la tratta come una di famiglia fino a quando questa non muore e decide di esporre la sua pelle e far sì che colui che indovinerà a quale animale appartenga potrà sposare la sua unica figlia. Il fortunato è un terribile orco… Fiabe, storie, leggende che si mescolano con grande armonia nell’immaginario filmico, costruite come un’unica storia nella quale le vicende si alternano. Garrone riprende quindi per certi versi la struttura episodica tipica del cinema italiano degli anni Sessanta , ma la fa sua trovando la capacità di saper armonizzare l’horror e il fantastico riuscendo allo stesso tempo a farne un’opera assolutamente contemporanea. Girato in terra pugliese (si riconoscono palesemente Castel del Monte e le grotte di Castellana), Il racconto dei racconti non è un film perfetto, pecca di qualche lungaggine, ma riesce a dare allo spettatore il vero senso della realtà attraverso la leggenda e a raccontare un mondo che nel suo eccesso, nel suo essere barocco in senso stretto quindi, i grandi temi della vita: la nascita, la morte, il culto della bellezza, la paura di invecchiare, il potere, il sesso. Tutte cose che instilliamo ai nostri figli sin dal giorno che vengono al mondo dove la fiaba con i suoi contrasti privi di sfumature sono il primo momento di confronto con l’elemento del racconto.
Erminio Fischetti
Il racconto dei racconti
Regia: Matteo Garrone
Cast: Salma Hayek, Vincent Cassel, Toby Jones, Shirley Henderson, Alba Rohrwacher, Massimo Ceccherini
Durata: 128 minuti
Distribuzione: 01 Distribution
Voto: 3,5/5
Garrone prende appunto l’opera più celebre di Basile, Lo cunto de li cunti, e ne ricava un film fiabesco mettendo in evidenza la crudeltà dei racconti, la violenza di un mondo barocco nel quale le storie per i piccini sono in realtà tragedie che servono a prepararli alla vita e non vicende immaginarie dove tutto finisce bene. Storie nel quale il mondo raccontato è terribile e ineffabile: tra re, magie e orchi, ci sono regine che non possono avere figli e farebbero qualsiasi cosa pur di riuscirci e si affidano ad un negromante che suggerisce una soluzione alquanto scabrosa, mangiare un cuore di drago marino. La regina in questione è quella di Selvascura (impersonata da una bellissima Salma Hayek), che mette al mondo il piccolo Elias nello stesso momento di una serva vergine che era stata utilizzata per cuocere il cuore in questione e che era rimasta incinta del terribile animale attraverso il vapore sprigionato dalla cottura. Le due donne infatti genereranno due bambini identici, di fatto gemelli, e niente impedirà al principe di vedere suo fratello … Il re di Roccaforte è un dongiovanni che si invaghisce della voce di una donna che vive in una misera casetta. Credendo che la voce appartenga ad una meravigliosa fanciulla, l’uomo le invia un dono non sapendo che invece la voce appartiene a una fra due vecchie sorelle, che faranno di tutto per sembrare giovani e belle… Il Re di Altomonte invece cresce una pulce nella sua stanza, la tratta come una di famiglia fino a quando questa non muore e decide di esporre la sua pelle e far sì che colui che indovinerà a quale animale appartenga potrà sposare la sua unica figlia. Il fortunato è un terribile orco… Fiabe, storie, leggende che si mescolano con grande armonia nell’immaginario filmico, costruite come un’unica storia nella quale le vicende si alternano. Garrone riprende quindi per certi versi la struttura episodica tipica del cinema italiano degli anni Sessanta , ma la fa sua trovando la capacità di saper armonizzare l’horror e il fantastico riuscendo allo stesso tempo a farne un’opera assolutamente contemporanea. Girato in terra pugliese (si riconoscono palesemente Castel del Monte e le grotte di Castellana), Il racconto dei racconti non è un film perfetto, pecca di qualche lungaggine, ma riesce a dare allo spettatore il vero senso della realtà attraverso la leggenda e a raccontare un mondo che nel suo eccesso, nel suo essere barocco in senso stretto quindi, i grandi temi della vita: la nascita, la morte, il culto della bellezza, la paura di invecchiare, il potere, il sesso. Tutte cose che instilliamo ai nostri figli sin dal giorno che vengono al mondo dove la fiaba con i suoi contrasti privi di sfumature sono il primo momento di confronto con l’elemento del racconto.
Erminio Fischetti
Il racconto dei racconti
Regia: Matteo Garrone
Cast: Salma Hayek, Vincent Cassel, Toby Jones, Shirley Henderson, Alba Rohrwacher, Massimo Ceccherini
Durata: 128 minuti
Distribuzione: 01 Distribution
Voto: 3,5/5