Val, dopo tanti anni di fedele servizio, chiede il primo favore ai suoi padroni, ospitare sua figlia per qualche giorno poiché deve sostenere un esame di ammissione al FAU, la Facoltà di Architettura e Urbanistica. La signora dice che non c’è problema e le compra anche un materasso da mettere per terra nella sua stanza. Di quelli buoni, beninteso. Val non vede sua figlia da dieci anni e quando arriva fatica persino a riconoscerla. Ma Jessica non è come sua madre, non capisce e non sopporta l’atteggiamento di Val nei confronti dei datori di lavoro, che reputa servile, e la mette estremamente in difficoltà durante tutto il periodo della sua permanenza nella villa. In primis di fatto si installa nella stanza degli ospiti, e inoltre attira sempre più su di sé l’attenzione non tanto del suo coetaneo Fabinho quanto dell’indifeso padrone di casa, che arriva persino a chiederle di sposarlo. La situazione è quindi esplosiva… Tra dramma e commedia, Anna Muylaert costruisce un film architettonicamente perfetto, a metà fra una struttura classica e un’analisi molto attuale e precisa della società odierna che racconta affetti e indifferenze attraverso la sincerità e l’ipocrisia. Recitato benissimo, in particolare dalla protagonista Regina Casé, che ricorda nel fisico e nelle movenze Tyne Daly, soprattutto nel suo ruolo nel Giudice Amy, si capisce perché è un film che piace al pubblico. È infatti un film che riproduce, in modo assolutamente genuino, la vita di oggi e i valori di sempre, quelli comuni a tutti, nel mondo.
Erminio Fischetti
È arrivata mia figlia!
Regia: Anna Muylaert
Interpreti: Regina Casé, Michel Joelsas, Camila Màrdila, Karine Teles, Lourenço Mutarelli
Durata: 114’
Nazionalità: Brasile, 2015
Distribuzione: BIM, 4 giugno 2015
Voto: 4/5