Una nuova amica di François Ozon

Ozon ha sempre voluto essere Chabrol. La sua filmografia ne ha ripreso gli ambienti borghesi e la carica sinistra del noir legato all’eros e all’identità sessuale. E, come il suo predecessore, il più giovane regista ha adattato uno dei romanzi della scrittrice di mystery Ruth Rendell, che a Chabrol tanta fortuna diede con una della sue migliori opere Il buio della mente.
Sempre come lui, Ozon alterna buoni film a cattivi film, la tradizione letteraria britannica riadattata in chiave d’oltralpe e soprattutto la corposa prolificità. Però c’è da dire che, per quanto ci provi, Ozon non sarà mai Chabrol perché i suoi film spesso e volentieri restano profondamente sbilanciati nella struttura narrativa, o monchi nella ricostruzione di tutti i suoi elementi. Manca al suo cinema, per quanto sia ricco di una bella rielaborazione della società e dei meccanismi soffocanti della provincia e della campagna (vedi Potiche) e negli aspetti più torbidi della psiche, spesso veicolo per interpreti di fama internazionale, come Charlotte Rampling (Sotto la sabbia e Swimming Pool), dive del cinema francese che ha visto nel successo di 8 donne e un mistero il suo coronamento più completo con un cast tutto al femminile che andava da Danielle Darrieux a Emmanuelle Béart passando per Catherine Deneuve, Isabelle Huppert, Ludivine Segnier. Stavolta con Una nuova amica la nostra giovane protagonista Claire (Anaïs Demoustier) perde l’amica di una vita, Laura, morta per una grave malattia subito dopo aver trovato l’amore con David (Romain Duris) e aver dato alla luce una bambina. Claire, anche lei appena sposata con il bel Gilles (Raphaël Personnaz), per tenere fede alla promessa fatta alla defunta, decide di vegliare sulla sua famiglia, ma ben presto scopre che David ha un segreto del quale la sua amica era a conoscenza, ma che non ha mai rivelato: ama vestirsi da donna. Lei all’inizio non comprende, poi si incuriosisce e finisce per diventare la confidente dell’uomo fino a che il rapporto fra i due diventa sempre più stretto… A tratti sembra un thriller con venature torbide, a tratti un noir sul tradimento, ma finisce col diventare una favola sui diritti umani e sul gender. Nel complesso però Ozon riesce a gestire i vari registri, anche se a volte il suo occhio perde la messa a fuoco e l’opera un po’ si perde, regalando però qualche sequenza ben orchestrata, come quella d’apertura, un tris di attori davvero in gran forma, Romain Duris in primis dato il ruolo, e una notevole colonna sonora, di Philippe Rombi. Il messaggio di fondo ci sta tutto nonostante il finale inaspettato e, come quelli del buon Chabrol, aperto.

Erminio Fischetti








Una nuova amica
Regia: François Ozon
Sceneggiatura: François Ozon
Cast: Romain Duris, Anaïs Demoustier, Raphaël Personnaz,
Isild Le Besco, Aurore Clément, Jean-Claude Bolle-Reddat
Fotografia: Pascal Marti
Montaggio: Laure Gardette
Scenografia: Nathalie Roubaud
Musiche: Philippe Rombi
Produzione: Mandarin, FOZ, Mars
Distribuzione: Officine UBU
Nazionalità: Francia
Anno: 2014

Durata: 105 min.
Voto: 3/5

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