The Divergent Series: Insurgent di Robert Schwentke

Arriva al cinema dal 19 Marzo il secondo capitolo della trilogia che mira ad entrare nei cuori di tutte le fans di Hunger Games. Non è un caso, forse, che la protagonista ShaileneWoodley abbia molto in comune con la giovane e talentuosa Jennifer Lawrence di Hunger Games. Come non è un caso che a co-produrre in entrambi i casi ci sia la Lionsgate come non è ancora un caso che il terzo capitolo di entrambe le trilogie verrà diviso in due parti. Stiamo naturalmente parlando di The Divergent Series: Insurgent.

La giovane protagonista Tris è interpretata (ovviamente) ancora una volta da ShaileneWoodley che, rispetto al primo capitolo, ha dalla sua un potere contrattuale molto più forte perché, se il primo capitolo della trilogia aveva avuto un buon riscontro ai botteghini mondiali ma di certo non eccezionale (288 milioni di dollari circa a fronte di 85 di budget), l’ottimo riscontro di critica e pubblico avuto con il teen drama Colpa delle stelle l’ha fatta molto crescere di credibilità e riconosciuta come un giovane talento sulla quale puntare. Difatti il problema in questo secondo capitolo non è certo lei, né la visione di donna forte e indipendente che ha già in precedenza mostrato la KatnissEverdeen della Lawrence.
Rispetto al precedente c’è stato un cambio di regia: da Neil Burger, regista di raffinato gusto e stile in film come Limitless (2011) o The illusionist (2006), si passa qui a Robert Schwentke, autore di dubbio gusto che ha dato prova con il semi-divertente Red (2010) o il pessimo R.I.P.D. (2013) di non avere una propria visione definita del racconto e di non saper gestire l’insieme del prodotto holliwoodiano, se non lasciando agli attori di muoversi liberi dentro a copioni non sembra forti abbastanza. E qui non è da meno, progredendo in un copione molto diluito (1 ora e 58 minuti, ci mancherebbe che un blockbuster duri meno!) e con un terzo atto che eccede sotto ogni punto di vista, scadendo spesso nel becero e facendo spiccare solo la Woodley e la badKate Winslet, ma non certo per direzione registica quanto per una professionalità ed una bravura loro implicita.
A loro viene ad aggiungersi una sempre splendida Naomi Watts, la premio Oscar Octavia Spencer e il bravissimo Miles Teller (lo ricordiamo recentemente in Whiplashe a breve tra I Fantastici 4), che visibilmente non riesce a trattenersi dentro un ruolo per lui fin troppo marginale.
In tutto ciò poi si passa al prodotto dal punto di vista tematico: possa piacere o no, ci si possa affezionare o meno, si tratta ancora in un teen sci-fi su un mondo distopico come fin troppi se ne sono presentati di recente. Se Hunger Games arrivava in prima fila, soprattutto con una figura femminile al comando, e se il recente MazeRunner sembra avere quel sapore di scrittura e regia che lo distingue dall’ovvio e dal banale tanto da attendere il seguito, di questo Insurgent ciò che si ricorda è unicamente la bravura con cui la giovane interprete protagonista si destreggia anche dentro un copione non definito e saldo e il sapere che questa saga, per lei, sarà solo un punto di partenza più o meno dimenticabile. Tutto il resto è già stato detto. E la noia regna poi sovrana.

Luca Arcidiacono



 




The Divergent Series: Insurgent
Regia: Robert Schwentke
Sceneggiatura: Brian Duffield, AkivaGoldsman
Cast: ShaileneWoodley, Theo James, Kate Winslet, Naomi Watts, Miles Teller
Fotografia: Florian Ballhaus
Produzione: Summit Entertainment, Red Wagon Entertainment
Distribuzione: EaglePictures
Nazionalità: USA
Anno: 2015
Durata: 119 min.
Voto: 2/5


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