Thermae Romae, film presentato in anteprima mondiale al quattordicesimo Far East Film Festival di Udine ci mostra la storia dell'architetto Lucius Modestus il quale entra in un loop spazio temporale che lo porta a conoscere i bagni sulfurei del Giappone contemporaneo da cui prende spunto per le sue "invenzioni" che lo renderanno l'architetto più potente di Roma. Nello specifico l'aitante protagonista riesce a raggiunge la perfezione nella costruzione dei bagni termali nell'epoca dell' Iperatore Adriano. Tratto dall'omonimo Manga di Yamazachi Mari, si tratta di una commedia senza pretese non volgare. Il film è diviso in sezioni inframezzate da stralci di opere di Giuseppe Verdi e Giacomo Puccini.
Nella pellicola peplum alla Cecil B. DeMille viene focalizzata l'importanza del bagno ai giorni nostri e per gli antichi romani: luogo di benessere e forse attualmente è diventato anche l'area più importante della casa come dichiarava in tono canzonatorio Ascanio Celestini in uno sketch teatrale.
Lo statuario Hiroshi Abe (Lucius) affascinato dagli "occhi allungati", dall'ingegno e dalla loro filosofia di lavoro di gruppo, miscela la genialità e la conoscenza tecnologica di un popolo e la laboriosità antica ed aggressiva dell'altro.
L'Occidente e l'Oriente due grandi civiltà si fronteggiano nella compenetrazione delle due culture più polifiche del mondo. Questo film ci pone anche una riflessione sul cinema: quanto il cinema occidentale "copia" da quello asiatico e viceversa? La protagonista giapponese Mami spiega all'antico "romano" Lucius: "Se hai trovato nel nostro mondo la risposta ai tuoi tormenti creativi allora significa che il tuo lavoro è stato ricompensato".
Il desiderio da parte di un occidentale di conoscere l'Oriente usi e costumi e portarselo dietro senza dimenticarlo mai, è familiare agli artisti e ai cinefili. Ma è anche vero che "Tutte le strade portano a Roma".
Un film in cui il mite "Sol levante" entra in simbiosi con la monumentale Storia romana e la cura nel fraseggio poetico della macchina da presa e l'attenzione per il particolare sono prettamente asiatici.
I protagonisti del film, prevalentemente attori orientali dalle parvenze occidentali (che poi sono i tratti più ambiti nel cinema asiatico) rifiniscono un cast composto anche da molti italiani dato che le riprese dell'antica Roma sono state effettuate a Cinecittà.
Sonia Cincinelli
Terumae romae
Regia: Hideki Takeuchi
Soggetto: Yamazachi Mari
Sceneggiatura: Muto Shogo
Cast: Hiroshi Abe, Aya Ueto, Kazuki Kitamura, Riki Takeuchi, Kai Shishido
Masachika Ichimura, Midoriko Kimura
Fotografia: Kawagoe Kazunari
Montaggio: Hiroshi Matsuo
Scenografia: Mitsuo Harada
Musiche: Sumitomo Norito
Produzione: Kameyama Chihiro, Ichikawa Minami, Terada Atsushi, Hamamura Hirokazu
Distribuzione: Tucker Film
Nazionalità: Giappone
Anno: 2012
Durata: 108 min.
Voto: 3/5
Nella pellicola peplum alla Cecil B. DeMille viene focalizzata l'importanza del bagno ai giorni nostri e per gli antichi romani: luogo di benessere e forse attualmente è diventato anche l'area più importante della casa come dichiarava in tono canzonatorio Ascanio Celestini in uno sketch teatrale.
Lo statuario Hiroshi Abe (Lucius) affascinato dagli "occhi allungati", dall'ingegno e dalla loro filosofia di lavoro di gruppo, miscela la genialità e la conoscenza tecnologica di un popolo e la laboriosità antica ed aggressiva dell'altro.
L'Occidente e l'Oriente due grandi civiltà si fronteggiano nella compenetrazione delle due culture più polifiche del mondo. Questo film ci pone anche una riflessione sul cinema: quanto il cinema occidentale "copia" da quello asiatico e viceversa? La protagonista giapponese Mami spiega all'antico "romano" Lucius: "Se hai trovato nel nostro mondo la risposta ai tuoi tormenti creativi allora significa che il tuo lavoro è stato ricompensato".
Il desiderio da parte di un occidentale di conoscere l'Oriente usi e costumi e portarselo dietro senza dimenticarlo mai, è familiare agli artisti e ai cinefili. Ma è anche vero che "Tutte le strade portano a Roma".
Un film in cui il mite "Sol levante" entra in simbiosi con la monumentale Storia romana e la cura nel fraseggio poetico della macchina da presa e l'attenzione per il particolare sono prettamente asiatici.
I protagonisti del film, prevalentemente attori orientali dalle parvenze occidentali (che poi sono i tratti più ambiti nel cinema asiatico) rifiniscono un cast composto anche da molti italiani dato che le riprese dell'antica Roma sono state effettuate a Cinecittà.
Sonia Cincinelli
Terumae romae
Regia: Hideki Takeuchi
Soggetto: Yamazachi Mari
Sceneggiatura: Muto Shogo
Cast: Hiroshi Abe, Aya Ueto, Kazuki Kitamura, Riki Takeuchi, Kai Shishido
Masachika Ichimura, Midoriko Kimura
Fotografia: Kawagoe Kazunari
Montaggio: Hiroshi Matsuo
Scenografia: Mitsuo Harada
Musiche: Sumitomo Norito
Produzione: Kameyama Chihiro, Ichikawa Minami, Terada Atsushi, Hamamura Hirokazu
Distribuzione: Tucker Film
Nazionalità: Giappone
Anno: 2012
Durata: 108 min.
Voto: 3/5