Cannes 2014: Loin de Mon Père di Keren Yedaya

Ogni mattina la ventenne Tami si lava i denti in modo frenetico, poi raggiunge un bar e riempie la borsa di cioccolato. Torna a casa e dopo essersi ingozzata va nel bagno e vomita. Ogni tanto capita che si fermi un po’ di più, prenda una lametta e inizi a tagliuzzarsi le braccia. Torna in sala, si accomoda sul divano e aspetta qualcuno fino a sera. Questo qualcuno si chiama Moshi e ha 50 anni. A volte capita che al suo arrivo la baci e l’abbracci prima di portarla in camera da letto, dove consumano rapporti sessuali frenetici, ma molto più spesso la persona che rientra a casa è un orco, un uomo brutale che la sodomizza e la picchia violentemente. Tami lo odia, Tami lo ama.  Moshi e Tami sono padre e figlia.


È della regista femminista israeliana Keren Yedaya il primo film shock di questa 67.ma edizione del Festival di Cannes: presentato nella sezione Un Certain Regard, Loin de Mon Père è stato già definito da molti come un Miss Violence minore, per il faticoso e quasi tabù tema dell’incesto.

Noi preferiamo però evitare paragoni per addentrarci nella complessità di un film diverso, per struttura e profondità. Yedaya non si nasconde e non nasconde nulla, sbatte il mostro in prima pagina e continuerà a farlo per tutta la durata del film: sesso orale, sesso anale, violenza, sangue, botte, vomito, non manca nulla e tutto ci scuote. Ma se andiamo oltre l’esplicito, è altro quello che ci disorienta. La gelosia di Tami, la possessività verso quel padre. Il suo masochismo. A volte le capita anche di provare un orgasmo durante quei rapporti. Rapporti malati che Tami si illude di cancellare vomitando, tagliandosi, lavandosi continuamente, salvo poi riaspettarlo a casa.

È un rewind che sembra non aver mai fine quello che succede fra quelle quattro mura, fino all’arrivo di un terzo incomodo: Moshi ha un’altra donna.
A Tami non rimane che la fuga.
Quel circolo vizioso potrebbe concludersi presto, a fatica. Tami cadrà ancora altre volte, ma la salvezza definitiva arriverà quando dovrà salvare qualcun altro. Una figlia in arrivo.

Giuseppina Genovese





Loin de mon père
Regia e sceneggiatura: Keren Yedaya
Cast: Maayan Turjeman, Tzahi Grad, Yaël Abecassis, Tal Ben Bina Iris
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