Pedro Almodovar arriva come un vero divo in ritardo, sorridente con i suoi attori, Blanca Suarez, Carlos Areces e Miguel Silvestre, il film Gli amanti passeggeri è in uscita il 21 marzo con 300 copie.
Come mai è tornato alla commedia? Ho un contatto diretto con la gente e a Madrid quando passeggio in molti mi hanno fermato per strada per chiedermi quando avrei fatto una commedia, questa richiesta mi è rimasta nel cuore. Anch’io avevo voglia di ritornare alla commedia, avevo voglia di una commedia anni Ottanta.
Il film può essere considerato una presa in giro di quello che succede sugli aerei?
Non sò che succede sugli aerei, io metto in scena la finzione, non ho mai avuto esperienze estreme. Volevo solo unire una moltitudine di persone in un luogo molto ristretto. Pensavo che l’unico modo che avessero per divertirsi fosse l’uso della parola. La parola è il vero spettacolo che esorcizza la paura. La parola crea relazione tra le persone che si confessano, c’è un aspetto televisivo in questo. Ho messo in atto un occasione claustrofobica, il volo con un emergenza da un tono drammatico.
Il suo film vuole essere un omaggio alla Spagna?
La situazione spagnola non è facile è drammatica, non sono un nostalgico ricordo l’esplosione di libertà degli anni Ottanta.
Che pensa del nuovo Papa?
Lasciamolo lavorare prima di criticarlo, l’abbiamo solo visto per un attimo al balcone non sono in grado di giudicarlo. Quello che mi piacerebbe è che desse più importanza al ruolo della donna e eliminasse il celibato, questo porterebbe ad eliminare un grosso problema della Chiesa quello degli abusi. Questo è il papa della continuità e questo non va bene.
Nel suo film traspare poca continuità sembra un insieme di sketch...
Questa mi sembra una cattiva critica, spero che gli altri giornalisti abbiano apprezzato il film. Io non ho fatto degli sketch televisivi, ho concepito il film come una totalità. Se tu hai riscontrato dei momenti fiacchi spero che gli altri non la pensino così. E’ una celebrazione, è una metafora sulla vita, sulla crisi. Io parlo di sesso che non ha molta relazione con la crisi. Il sesso è buono serve per creare un rapporto di piacere durante la giornata.
Quale sarà il suo prossimo soggetto?
Non ho ancora individuato un'altra storia, ma non sarà una commedia.
Almodovar si congeda così con grande cortesia e affabilità, ci lascia la sua immagine scarmigliata e sorridente.
Adele de Blasi
Come mai è tornato alla commedia? Ho un contatto diretto con la gente e a Madrid quando passeggio in molti mi hanno fermato per strada per chiedermi quando avrei fatto una commedia, questa richiesta mi è rimasta nel cuore. Anch’io avevo voglia di ritornare alla commedia, avevo voglia di una commedia anni Ottanta.
Il film può essere considerato una presa in giro di quello che succede sugli aerei?
Non sò che succede sugli aerei, io metto in scena la finzione, non ho mai avuto esperienze estreme. Volevo solo unire una moltitudine di persone in un luogo molto ristretto. Pensavo che l’unico modo che avessero per divertirsi fosse l’uso della parola. La parola è il vero spettacolo che esorcizza la paura. La parola crea relazione tra le persone che si confessano, c’è un aspetto televisivo in questo. Ho messo in atto un occasione claustrofobica, il volo con un emergenza da un tono drammatico.
Il suo film vuole essere un omaggio alla Spagna?
La situazione spagnola non è facile è drammatica, non sono un nostalgico ricordo l’esplosione di libertà degli anni Ottanta.
Che pensa del nuovo Papa?
Lasciamolo lavorare prima di criticarlo, l’abbiamo solo visto per un attimo al balcone non sono in grado di giudicarlo. Quello che mi piacerebbe è che desse più importanza al ruolo della donna e eliminasse il celibato, questo porterebbe ad eliminare un grosso problema della Chiesa quello degli abusi. Questo è il papa della continuità e questo non va bene.
Nel suo film traspare poca continuità sembra un insieme di sketch...
Questa mi sembra una cattiva critica, spero che gli altri giornalisti abbiano apprezzato il film. Io non ho fatto degli sketch televisivi, ho concepito il film come una totalità. Se tu hai riscontrato dei momenti fiacchi spero che gli altri non la pensino così. E’ una celebrazione, è una metafora sulla vita, sulla crisi. Io parlo di sesso che non ha molta relazione con la crisi. Il sesso è buono serve per creare un rapporto di piacere durante la giornata.
Quale sarà il suo prossimo soggetto?
Non ho ancora individuato un'altra storia, ma non sarà una commedia.
Almodovar si congeda così con grande cortesia e affabilità, ci lascia la sua immagine scarmigliata e sorridente.
Adele de Blasi