Studio illegale: storia d'amore creata sull'ennesimo Fabio Volo

Sempre attivo tra televisione e romanzi, Fabio Volo torna al cinema a poco più di un anno da Il giorno in più con una nuovo film sentimentale colorato di commedia con alla regia  l’Umberto Carteni, regista di Diverso da chi?: dal 7 Febbraio arriva al cinema, in circa 360 copie, Studio Illegale.
Questa è la storia di Andrea Campi (Fabio Volo; Il giorno in più, Matrimoni e altri disastri), avvocato in carriera che trascura la sua vita per il lavoro, grazie anche alla presenza ossessiva del suo capo (Ennio Fantastichini; Viola di mare, Mine vaganti) che vede in lui il suo più ovvio successore. E proprio lui gli proporrà un caso che lo metterà di fronte all’avvocatessa Emilie Chomand (Zoè Felix; Giù al nord, Le grand depart), di cui irrimediabilmente verrà travolto.
Semplice e diretta, è questa la trama del nuovo film con protagonista Fabio Volo che, dopo aver portato un suo romanzo in sala con, appunto, Il giorno in più, decide di adattare alle sue doti recitative e al suo bel faccino un romanzo di Federico Baccomo. E forse il problema più grande della storia (e della trasposizione) è proprio questa: l’aver adattato sin troppo la sceneggiatura al protagonista.
La storia risulta molto prevedibile, conducendo lo spettatore tra tanti cliché fino ad un finale che non spiazza per nulla e che non crea quell’amaro in bocca proprio per niente. Tra l’altro, comunque, già il sottotitolo dello stesso film In amore vince chi inganna lascia intendere fin troppo. E non sarà neanche un bravissimo attore quale è Ennio Fantastichini a cambiare il risultato con il suo capo corroso dal  lavoro e dalla sua posizione per poter “ricordare” l’amore e tutti quei sentimenti che fanno di un uomo un vero uomo, da apprezzare ed amare. Fabio Volo ci propone l’ennesima uomo sulla trentina, bonaccione, chiuso in una serialità che l’amore gli farà dimenticare per fare quella scelta estrema che lo scardinerà dal quotidiano per inserirlo nuovamente nei sentimenti che ci aiutano a crescere.
Federico Baccomo approda qui alla sua seconda regia, dopo una lunga gavetta da aiuto regista tra L’uomo delle stelle di Tornatore e Tre metri sopra il cielo di Lucini, e firma un’opera abbastanza anonima, dove in una ricerca dell’inquadratura alla fine è solo l’onnipresenza dello stesso Volo a vincerla maggiormente, mostrandosi la vera firma del prodotto.

A chi può quindi rivolgersi questa pellicola? Di certo non ad un pubblico adulto che ormai conosce e sa a memoria storie del genere ma ai fans ed alle fans dell’attore o ai lettori del romanzo. È una commedia leggera, con tempi comici non sempre ritrovati (fatta eccezione per Nicola Nocella, brillante attore de  Il figlio più piccolo di Pupi Avati) e che fa fatica a trovare una dimensione tutta sua tra il dramma leggero, la comicità e i momenti più dolcemente sentimentali. Ma siamo lontanissimi da originalità nella sceneggiatura o nella resa finale. Perché se è questo che si cerca, sarà meglio che cerchiate altrove.

Luca Arcidiacono








Studio illegale
Regia: Federico Baccomo
Cast: Fabio Volo, Zoè Felix, Ennio Fantastichini, Pino Micol
Genere: Commedia
Produzione: Italia 2013
Distribuzione:Warner Bros Picture Italia
Durata: 90 min.
Uscita: 07/02/2013
Voto: 2/5
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