Warm Bodies (2013) di Jonathan Levine

Il 7 febbraio esce nelle sale e in 400 copie Warm Bodies, distribuito dalla Lucky Red. In una città post apocalittica vagano degli zombi, morti viventi che si nutrono di carne umana. I pochi umani superstiti vivono in una parte blindata della città. Durante una spedizione umani e zombi hanno uno scontro. Uno di questi R (Nicholas Hoult) incontra l’umana Julie (Teresa Palmer), ne resta rapito e la salva dalla furia del gruppo. La convivenza forzata tra i 2 fa scattare nello zombie una voglia di cambiamento. La loro storia è destinata a subire molti ostacoli. Da una parte gli ”Ossuti” e dall’altra parte il Grigio (John Malkovich) padre della ragazza. Nati dalla fantasia di Isaac Marion, autore di un racconto breve (di appena 7 pagine) gli zombie diventano poi un romanzo. Ma chi sono? Vagano con una camminata lenta e lo sguardo perso nel vuoto; si nutrono del cervello umano e da essi attingono emozioni, per avvicinarcisi.
Hanno un umanità diversa i morti viventi. Il protagonista R è un outsider, desideroso d’essere accettato. Mangia cervelli eppure vuole tornare alla vita: il suo incontro con Julie cambierà completamente la sua vita, (con un coup de foudre) portandolo a un cambiamento radicale. R ha difficoltà a comunicare, parla poco e grugnisce, ma vuole cambiarlo il suo mondo. Volto inquietante e ceruleo, labbra bluastre, il personaggio costruito da Levine  riesce ad accattivarsi le simpatie del pubblico. Liquidato sbrigativamente come erede di Twilight, in realtà il film non presuppone sequel. Forse di fronte al box office i produttori potrebbero ripensarci, vista la grande ondata zombie che inonderà le sale nei prossimi mesi.

Warm Bodies prende spunto anche dai classici del genere: La notte dei morti viventi di George A. Romero su tutti (pietra miliare riconosciuta del filone). Questi nuovi mostri riescono però  ad imporsi con un’ironia che ci farà forse dimenticare i vampiri di Twilight. C’è  grande leggerezza sul mondo-zombie ed eleganza, senza cadere mai nella parodia. R è  intrappolato in un corpo che non gli piace; lui vorrebbe tornare quello che era prima. La storia si concentra sul potere dell’amore, che supera ogni ostacolo. R è colpito subito da Julie; è lei che vuole. Il regista pone l’accento su un maschio autocritico che cerca la scintilla per tornare a vivere. Forse dietro a questo mondo si nasconde un messaggio rivolto ai ragazzi, che come gli zombie non comunicano, tutti presi come sembrano dai tablet, dai telefonini. Gli attori tutti bravissimi, Nicholas Hoult, già apprezzato nel film X men, 50 e 50, Teresa Palmer e Dave Franco giovani pieni di talento. Grandioso John Malkovich, in un carismatico ruolo minore. Pochi i dialoghi; tutto si gioca sulla gestualità. Location straordinarie (un aeroporto abbandonato e una città post-apocalittica) a fare da degna e suggestiva cornice.

A tratti seduttivi, questi zombie di nuova generazione ci affascinano tra grugniti e cambiamenti. Imperdibile la scena in cui Julie parla al balcone con R, come previsto dallo shakespeariano Romeo e Giulietta. Piccola curiosità di costume: un gruppo di giovanissime sedicenni provenienti da Salerno, Latina e Frosinone hanno assiepato il multisala Adriano di Roma per abbracciare il protagonista Nicholas Hoult. Neanche il gelo le ha fatte desistere! I miei complimenti a chi come loro che in un momento di plumbeo disincanto generale siano disposte a tanto, grazie alla magia del cinema. Una piccola storia girata con grande cura con un romantico happy end. Adatto a un pubblico adolescente e non. Per gli amanti del genere horror-fantasy, godibilissimo.

Adele de Blasi







Warm Bodies
Regia: Jonathan Levine
Cast: Teresa Palmer, Analeigh Tipton, Nicholas Hoult,
John Malkovich, Dave Franco
Genere: Horror
Produzione: USA 2013
Distribuzione: Lucky Red
Durata: 97 min. 
Uscita: 07/02/ 2013
Voto: 4/5
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