The Motel Life (2012) di Gabriel Polsky e Alan Polsky

Nato dal romanzo di Villy Vlautin, presentato tra i film in concorso al settimo festival capitolino, quest' opera segna  il debutto alla regia dei fratelli Polsky. The Motel Life è una storia toccante di fratellanza dei  fratelli Flanigan, i due orfani vivono a Reno in Nevada. Uno dei due fratelli, Jerry Lee, ha avuto l’amputazione di una parte della gamba in seguito a una caduta da un treno, Frank si prende cura amorevolmente di lui. Un giorno Jerry Lee investe un bambino in bicicletta, che muore, da lì inizia la fuga per paura di essere catturato e il passare da un motel all’altro per sfuggire alla polizia. La storia splendida, temi forti, due fratelli emarginati e sfortunati in perenne fuga.
I fratelli si raccontano delle storie e attraverso il racconto, imparano a conoscersi. Il film è ricco di sequenze animate, che scaturiscono dai racconti di Frank, questo è l’aspetto forte della storia, e attraverso un brainstorming i Polsky ottengono qualcosa di diverso. La storia è grezza, come i disegni di Frank che sono imperfetti, sono infatti dei bozzetti. I due fratelli si vogliono molto bene e sono disposti a fare tutto l’uno per l’altro, in questa fratellanza non c’è mai conflitto. Il film è costruito sulla povertà e la disperazione dei personaggi, e sul desiderio di fuga che hanno i due fratelli. Frank è il più tenero, è quello che racconta storie per tranquillizzare l’inquieto Jerry Lee.

Jerry Lee è un personaggio seduttivo ma pericoloso, con mille sfumature che vanno da un fondo di dolcezza interiore al senso di colpa per l’incidente. La solitudine e la disperazione di Jerry Lee, fin dai primi fotogrammi ti entra nel cuore. Si parla molto di fuga, anche dalla vita, di colpa e di redenzione. La pellicola è anche ancorata al territorio, la fotografia da uno sguardo nuovo sull’America. Ambientato a Reno in Nevada, le location fatte di ambienti poveri e degradati, buona parte è stata girata negli squallidi motel dove i due vivono. La storia drammatica, lirica, commovente, la stampa entusiasta,  mai come questa volta concorde sulla bellezza della pellicola. Un premio sarebbe d’obbligo per una storia di grande qualità, confidiamo nel Marc’Aurelio  d’Oro per Stephen Dorff.  I protagonisti due attori di grande spessore, Hemile  Hirch e Stephen Dorff fanno a gara di bravura, dando una grande prova attoriale. Piccolo cameo di Kris Kristoferson  grande cantante country. Molti i temi trattati dalla fratellanza, al desiderio di fuga, alla sfortuna e alla voglia di volare in alto con la fantasia con i racconti teneri di Frank. In questo panorama desolante, i registi  inseriscono la storia d’amore senza speranza, tra Frank e Dakota, giovane ragazza, anche lei porta con se il dolore frutto di molestie familiari. Il finale delude un po’ perché è sbrigativo e scontato, meritava qualcosa di i più. Tutto è armonia e la storia dolorosa ci commuove, lottiamo anche noi con Frank e Jerry Lee e li sentiamo vicini come se fossero parte di noi. Pura magia che solo un grande cinema può dare, applausi scrocianti hanno salutato i fratelli Polsky. Imperdibile, un film che non dimenticheremo.

Adele de Blasi







The Motel Life
Regia: Alan Polsky e Gabe Polsky
Cast: Emile Hirsch, Dakota Fanning, Stephen Dorff,
Kris Kristofferson, Joshua Leonard, Noah Harpster
Genere: Drammatico
Produzione: Usa 2012

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