Si chiude la VII edizione del Festival del Film della capitale, il Marc'Aurelio d'Oro a Marfa Girl, che sarà visibile solo sul web. Il contestato E la chiamano estate vince con l'attrice e con il regista Paolo Franchi
ROMA - A trionfare, vincendo il Marc'Aurelio d'oro per la miglior pellicola è Marfa Girl di Larry Clark: nuova esplorazione del regista nelle gioventù bruciate di oggi, visibile in streaming, sul sito ufficiale del film, già dal prossimo 20 novembre.
Ma il verdetto più clamoroso che emerge dalla cerimonia di premiazione del Festival internazionale del Film di Roma riguarda il cinema italiano: l'opera più controversa e in assoluto più fischiata di questa settima edizione, E la chiamano estate, ottiene infatti due riconoscimenti importanti. Uno al regista, Paolo Franchi, strapazzato dai cronisti sia alla proiezione che alla conferenza stampa. E un altro alla sua protagonista femminile, Isabella Ferrari, impegnata sullo schermo in sequenze erotiche e nudi ravvicinati a ripetizione.
E dunque sono destinati a fare discutere i verdetti che giungono dalla giuria, presieduta dal regista Jeff Nichols. A coronamento di una manifestazione in cui polemiche e contestazioni sono state spesso più in primo piano dei film. E per il cinema tricolore, un'altra doppietta importante: Alì ha gli occhi azzurri di Paolo Giovannesi, il più apprezzato tra i titoli italiani in concorso, prende il premio della giuria e quello per la migliore opera prima o seconda.
Tra i riconoscimenti principali, da segnalare anche quello per il miglior attore a Jeremie Elkaim, protagonista della commedia sentimentale Main dans la main di Valerie Donzelli. Tutti i premi vengono assegnati nel corso della cerimonia che si tiene nella Sala Sinopoli dell'Auditorium, condotta dalla madrina Claudia Pandolfi.
di Claudia Morgoglione
Articolo tratto da Repubblica.it
Leggi la recensione di Alì ha gli occhi azzurri della nostra inviata Adele de Blasi
ROMA - A trionfare, vincendo il Marc'Aurelio d'oro per la miglior pellicola è Marfa Girl di Larry Clark: nuova esplorazione del regista nelle gioventù bruciate di oggi, visibile in streaming, sul sito ufficiale del film, già dal prossimo 20 novembre.
Ma il verdetto più clamoroso che emerge dalla cerimonia di premiazione del Festival internazionale del Film di Roma riguarda il cinema italiano: l'opera più controversa e in assoluto più fischiata di questa settima edizione, E la chiamano estate, ottiene infatti due riconoscimenti importanti. Uno al regista, Paolo Franchi, strapazzato dai cronisti sia alla proiezione che alla conferenza stampa. E un altro alla sua protagonista femminile, Isabella Ferrari, impegnata sullo schermo in sequenze erotiche e nudi ravvicinati a ripetizione.
E dunque sono destinati a fare discutere i verdetti che giungono dalla giuria, presieduta dal regista Jeff Nichols. A coronamento di una manifestazione in cui polemiche e contestazioni sono state spesso più in primo piano dei film. E per il cinema tricolore, un'altra doppietta importante: Alì ha gli occhi azzurri di Paolo Giovannesi, il più apprezzato tra i titoli italiani in concorso, prende il premio della giuria e quello per la migliore opera prima o seconda.
Tra i riconoscimenti principali, da segnalare anche quello per il miglior attore a Jeremie Elkaim, protagonista della commedia sentimentale Main dans la main di Valerie Donzelli. Tutti i premi vengono assegnati nel corso della cerimonia che si tiene nella Sala Sinopoli dell'Auditorium, condotta dalla madrina Claudia Pandolfi.
di Claudia Morgoglione
Articolo tratto da Repubblica.it
Leggi la recensione di Alì ha gli occhi azzurri della nostra inviata Adele de Blasi