Silent Hill: Revelation 3D, dopo 6 anni torna l'universo dark della Konami

Il prossimo Halloween, mercoledì 31 Ottobre, arriva sul grande schermo il secondo capitolo, a sei anni di distanza dal primo, di uno dei videogiochi più celebri della Konami. E’ approdato sugli schermi italiani Silent Hill: Revelation 3D.
Sei anni fa era uscito il primo capitolo cinematografico della serie di videogiochi conosciuta in tutto il mondo che fondeva in sé i primi due capitoli della Konami. Il regista era Christophe Gans e il film fu pesantemente criticato anche se, tra pubblico e critica, c’era chi lo considerava “la migliore trasposizione di un videogame sul grande schermo dai tempi di Tron” a chi lo reputava un pessimo film, soprattutto per la scarsa recitazione degli attori e per la risoluzione della trama in un unico monologo finale.
Sono, infatti, passati sei anni prima che il secondo capitolo potesse approdare sul grande schermo. Qui il regista è Michael J. Bassett (ricordato per il recente Solomon Kane) e la novità principale è di certo il 3D. Questa tecnica irrompe immediatamente nel film sin dal prologo e dimostra, riprendendo la buona fotografia e scenografia del primo episodio, come l’approdo alla terza dimensione abbia in realtà giovato al film e lo abbia reso più vicino al videogioco di origine.
Ma i problemi ci sono. Sono tanti e sono altri. Nella prima parte del film ritroviamo la bambina protagonista del primo episodio, Sharon (Adelaide Clemens; X-Men – Le origini: Wolverine), ormai diciottenne ed in perenne fuga col padre, uno spento Sean Bean, (Silent Hill, Il signore degli anelli) ignara di quanto le sia accaduto da bambina. Ma gli incubi la tormentano e, quando il padre verrà preso e portato a Silent Hill, lei scoprirà la verità sul suo passato e deciderà di tornare lì per chiudere i conti e riprendersi il genitore.

Se la prima parte del film sembra ben equilibrata tra una musica ottima che fa da sottofondo alla suspance e agli incubi della protagonista, una volta giunta a Silent Hill nella seconda parte, Sharon e le situazioni con cui si scontra sembrano disciogliersi in dialoghi brevi ed inconsistenti, in risoluzioni di trama e in una caratterizzazione dei personaggi da far venire i brividi (e non nel senso positivo del termine). Su tutti, il personaggio di certo più inconsistente è Vincent (Kit Harington; Il trono di spade). Ma nel caso specifico è meglio non parlare troppo di lui per non fare spoiler.

Il regista e la sceneggiatura cercano in modo spasmodico di evitare quanto più possibile gli errori che la critica mondiale ha messo in evidenza nel primo episodio e quindi di fondere quanto più il senso e le tecniche del videogioco con la visione filmica della storia con il risultato che il film non riesce ad essere davvero né l’una né l’altro. Nella trasposizione cinematografica, di un libro come di un videogioco, la trama e le situazione dei protagonisti non possono essere lasciate intatte dal momento in cui ognuno di questi mezzi di comunicazione hanno un loro specifico linguaggio. È impossibile trasportare il linguaggio del videogioco a quello cinematografico. Si deve, invece, adattare la storia al linguaggio del mezzo con cui verrà trasmessa, quello filmico nello specifico.

Emblematica nella pellicola la scena del ragno con le teste di manichini umani che di certo richiama il gioco ma è visivamente inconsistente nel film oltre che immotivato all’interno della narrazione. L’incubo onnipresente del primo episodio, che né creava il vantaggio, qui esiste fino a quando Sharon non giunge nella cittadina maledetta. Proprio in quel momento la voglia del regista di rendere al meglio il videogioco sul grande schermo aumenta considerevolmente parallelamente al calo di pathos, di emotività e di rapporto con i personaggi da parte del pubblico.

Luca Arcidiacono









Silent Hill: Revelation 3D
Regia: Michael J. Bassett
Cast: Adelaid Clemens, Kit Harington, Deborah Kara, Sean Bean
Genere: Horror
Produzione: USA, Francia 2012
Distribuzione: Moviemax
Uscita: 31/10/2012  
Voto 2/5

Successivo
« Precedente
Precedente
Successivo »