Acciaio è il lungometraggio tratto dal celebre romanzo di Silvia Avallone, nel quale si viene coinvolti nell'ambientazione di una Piombino contornata ed evidenziata da una nota acciaieria. Tutta la narrazione è incentrata su due ragazze: Francesca (Anna Bellezza) e Anna (Matilde Giannini), le quali vengono descritte attraverso i loro sentimenti e le loro passioni. Il tutto attorniato da una atmosfera di duro lavoro in acciaieria, difatti proprio lì lavora il fratello di Anna, Alessio (Michele Riondino), il quale sarà coinvolto in questioni familiari ed amorose.
Girato in pellicola 35 mm, è diretto da Stefano Mordini, regista noto già nel genere documentaristico che anche in questo film lascia la sua impronta di stile, utilizzando molti campi lunghi e lunghissimi al fine di mostrare e fornire un lungo tempo di visione utile a contestualizzare e a far riflettere lo spettatore su alcune singole inquadrature.
Il film sarà sicuramente ricordato come uno degli ultimi lavori svolti dal direttore della fotografia Marco Onorato, il quale ha ricreato con maestria una fotografia realistica e nello stesso tempo che evidenzia e mostra al meglio i caratteri interiori di ogni personaggio. Anna Bellezza e Matilde Giannini, si impegnano con una genuinità al confine tra l'interpretazione e la naturalezza del loro carattere, utilizzando il corpo come entità narrante, forniscono anima e voce ai rispettivi personaggi.
L'inizio della vicenda è veramente curato alla perfezione con un montaggio ben ritmato sottolineato da musica rockblues e dalle splendide giovani tenere corporeità delle due protagoniste, ma nonostante gli impegni e la partecipazione di Vittoria Puccini, nel ruolo di Elena, la storia poteva essere sviluppata al meglio, dato che sorvola, ad eccetto di una piccola parte verso la conclusione, la tematica del lavoro e l'impegno sociale. Una trama ben delineata e costruita a vantaggio dei sentimenti ed espressioni delle due ragazze, ma le cui numerose contestualizzanti inquadrature non bastano per far comprendere allo spettatore e coinvolgerlo nella tematica dello sfruttamento, considerando che gli attori hanno messo il massimo impegno e hanno studiato le gestualità e le pratiche di lavoro dell'acciaio proponendone una convincente trasposizione.
Sicuramente da vedere per le due giovani attrici che promettono bene e soprattutto se si vuole essere coinvolti da una storia generazionale improntata in un ambientazione periferica nella quale l'Isola d'Elba, svolge la funzione di luogo liberatorio e prospettiva alternativa di fronte alla solita monotona realtà.
Francesco Adami
Acciaio
Regia: Stefano Mordini
Cast: Vittoria Puccini, Michele Riondino, Luca Guastini,
Francesco Turbanti, Anna Bellezza
Genere: Drammatico
Durata: 95 min.
Produzione: Italia, 2012
Distribuzione: Bolero
Uscita: 15/11/2012
Voto: 2,5/5
Girato in pellicola 35 mm, è diretto da Stefano Mordini, regista noto già nel genere documentaristico che anche in questo film lascia la sua impronta di stile, utilizzando molti campi lunghi e lunghissimi al fine di mostrare e fornire un lungo tempo di visione utile a contestualizzare e a far riflettere lo spettatore su alcune singole inquadrature.
Il film sarà sicuramente ricordato come uno degli ultimi lavori svolti dal direttore della fotografia Marco Onorato, il quale ha ricreato con maestria una fotografia realistica e nello stesso tempo che evidenzia e mostra al meglio i caratteri interiori di ogni personaggio. Anna Bellezza e Matilde Giannini, si impegnano con una genuinità al confine tra l'interpretazione e la naturalezza del loro carattere, utilizzando il corpo come entità narrante, forniscono anima e voce ai rispettivi personaggi.
L'inizio della vicenda è veramente curato alla perfezione con un montaggio ben ritmato sottolineato da musica rockblues e dalle splendide giovani tenere corporeità delle due protagoniste, ma nonostante gli impegni e la partecipazione di Vittoria Puccini, nel ruolo di Elena, la storia poteva essere sviluppata al meglio, dato che sorvola, ad eccetto di una piccola parte verso la conclusione, la tematica del lavoro e l'impegno sociale. Una trama ben delineata e costruita a vantaggio dei sentimenti ed espressioni delle due ragazze, ma le cui numerose contestualizzanti inquadrature non bastano per far comprendere allo spettatore e coinvolgerlo nella tematica dello sfruttamento, considerando che gli attori hanno messo il massimo impegno e hanno studiato le gestualità e le pratiche di lavoro dell'acciaio proponendone una convincente trasposizione.
Sicuramente da vedere per le due giovani attrici che promettono bene e soprattutto se si vuole essere coinvolti da una storia generazionale improntata in un ambientazione periferica nella quale l'Isola d'Elba, svolge la funzione di luogo liberatorio e prospettiva alternativa di fronte alla solita monotona realtà.
Francesco Adami
Acciaio
Regia: Stefano Mordini
Cast: Vittoria Puccini, Michele Riondino, Luca Guastini,
Francesco Turbanti, Anna Bellezza
Genere: Drammatico
Durata: 95 min.
Produzione: Italia, 2012
Distribuzione: Bolero
Uscita: 15/11/2012
Voto: 2,5/5