Men in Black 3 (2012) di Barry Sonnenfeld

Men in Black 3, è il genere di film che tratta la tematica del viaggio nel tempo. L’agente J interpretato da Will Smith e il veterano agente K, interpretato da Tommy Lee Jones , si ritrovano a dover affrontare il cattivo mostro dalla poderosa forza Boris, interpretato da Jemaine Clement. Il viaggio dell’agente J nel tempo, ha inizio quando Boris evade di prigione e vuole vendicarsi del torto subito da parte dell’agente K. Così Boris torna indietro nel tempo ed uccide l’agente K, mentre J si ritroverà in una realtà diversa nella quale K non esiste e dovrà tornare indietro nel tempo per salvare l’amico e fermare Boris. L’agente J entra nel viaggio temporale come viene mostrato anche nel trailer del film, attraverso una mini macchina del tempo, a forma di cronometro tecnologico che prende il via con l’aumento della velocità quando J si getta in un volo da un grattacielo.
J si ritroverà indietro nel tempo, esattamente nel 1969, ritrovandosi allo stesso punto, da cui si era lanciato in volo, perfetta regola del viaggio temporale, si viaggia da un punto dello spazio nel tempo, dunque non si cambia luogo dal quale si è partiti, ma si viaggia nel tempo dallo stesso punto. J incontra il giovane Agente K, che è interpretato dal bravo Josh Brolin, il quale lo dovrà aiutare a compiere la missione per la quale è tornato indietro nel viaggio. J scoprirà un lato diverso del giovane Agente K, più espansivo, naturale ma nello stesso tempo sempre rigido e professionale. Tutte le ambientazioni, i costumi, i gadget tecnologici, sono stati ricreati in modo accurato in stile anni settanta, solo i Men in Black, sembrano gli stessi, ad eccezione del loro carattere diverso, abituato ad uno stile di vita altro da quello del nuovo millennio. Tutte le regole fisiche del viaggio nel tempo vengono rispettate nell’arco di svolgimento del film: ad esempio quando il Boris del 1969 si incontra con quello del futuro, non hanno un contatto tra di loro, perché questo potrebbe portarli ad un annullamento fisico dato che una stessa materia non può occupare uno stesso istante di tempo. Inoltre la tematica dei possibili futuri e degli universi paralleli, viene introdotta in modo esilarante da un personaggio che funge da aiutante per i due agenti, ossia dal personaggio di Griffin, interpretato da Michael Stuhlbarg. E' un alieno nervoso, ma che ha un debole per l’umanità, che ha la possibilità di viaggiare in infinite realtà parallele nello spaziotempo così riuscendo a vedere ogni punto di vista delle situazioni.

Interessante l’introduzione dell’agente O, interpretato per la versione anni duemiladodici da Emma Thompson, e per la versione anni settanta da Alice Eve. L’agente O, è il nuovo capo dei Men in Black, un personaggio importante ma che non viene evidenziato o caratterizzato al meglio, nel corso dello svolgimento della storia viene lasciato un po’ da parte, il vero centro d’azione drammaturgica gira intorno al personaggio dell’agente K, che è il fulcro della storia, un viaggio nella sua personalità. Vi è nell’arco di svolgimento dell’azione, quello che si chiama nella teoria del viaggio nel tempo l’eterno ritorno, ossia un' azione che viene svolta da un personaggio che tornando indietro nel tempo cambia un fattore, conseguentemente cambiando il futuro, ma in realtà il futuro rimane lo stesso, perché è lo stesso personaggio che in realtà ha compiuto l' azione.

L’agente J verrà coinvolto verso l’epilogo del lungometraggio in un sorprendente eterno ritorno. La squadra dei precedenti film ritorna al completo, sia a livello di alcuni attori nel cast, sia per quanto riguarda i creatori, il regista Barry Sonnelsfield, la costumista Mary E. Vogt e il compositore Danny Elfman. Girato in parte in pellicola ed in parte in digitale, con le cineprese del Arri, ad differenza dei primi due, lungometraggi del 1997 e 2002, i quali sono stati girati con macchine Panaflex, il film presenta un'accurata immagine ancora più nitida. In numerose sale sarà distribuito in 3D, anche se il lungometraggio non è stato girato così, ma convertito dalla Prime Focus, la quale ha effettuato un ottimo lavoro. La profondità stereoscopica non è molto avvincente ne tanto spettacolare, soprattutto se visionata non come consigliato dalla distribuzione ossia con tecnologia RealD-3D, ma con quella Dolby 3D, che ha lo svantaggio di utilizzare occhiali rigenerati con riflesso rosso ciano, utili solo per alcune proiezioni e per effetti di fuoriuscita delle immagini dallo schermo, quasi assenti per questo lungometraggio. 

E’ un film divertente, pieno d’azione, a tratti satirico, insomma in pieno stile Men in Black.

Francesco Adami


Francesco Adami, Le Proiezioni nel tempo: Il tema della macchina del tempo, tra
cinema analogico e cinema digitale, 2008





Men in Black III
Regia: Barry Sonnenfeld
Cast: Will Smith, Tommy Lee Jones, Josh Brolin,
Jemaine Clement, Michael Stuhlbarg
Produzione: USA, 2012
Durata: 105 min.
uscita: 23-04-2012
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