Bel Ami (2012) di Declan Donnelan e Nick Ormerod

Prova superata senza infamia e senza lode per Robert Pattinson per la prima volta sul grande schermo come protagonista assoluto e in un ruolo chiave della letteratura internazionale. Abbandonati i panni del romanticissimo vampirello Edward, eccolo interpretare il cinico George DuRoy, ovvero Bel Ami, soprannome che riceve dalle sue amanti. Un ruolo diverso, insolito per il giovane attore, e che segna un importante spartiacque per la sua folgorante carriera, quasi una prova del nove. Riuscirà Pattinson a scrollarsi di dosso l’etichetta di idolo delle ragazzine? Al di là di alcuni limiti interpretativi dovuti probabilmente alla tensione di dover reggere il  peso di un ruolo così prestigioso per oltre 100 minuti, i presupposti sono dei più rosei.

L’attore ha saputo dare fascino, seduzione, e la giusta dose di freddezza e menefreghismo a uno dei personaggi più ambigui della letteratura francese.
La pellicola diretta da Declan Donnelan e Nick Ormerod è tratta dall’omonimo romanzo di Guy de Maupassant, Bel Ami, la storia di Georges DuRoy un giovane ignorante, figlio di contadini della Normandia che, dopo aver svolto servizio militare nella guerra d’Algeria, decide di raggiungere Parigi in cerca di fortuna. Nella capitale francese incontra il commilitone Charles Forestier che, insieme all’affascinante moglie Madeleine, lo introduce a La Vie Française, celebre giornale gestito da Rousset dove Georges comincia a scrivere coadiuvato da Madeleine e supportato anche da Virginie Rousset. Resosi conto del suo forte potere seducente, tenterà la scalata verso il successo solo attraverso il suo charme e la sua furbizia nel portarsi a letto donne potenti. Morto Charles, non si farà scrupoli nello sposare Madelaine e di intraprendere una relazione clandestina con Virginie, nel continuo tentativo di avanzare lungo la scala sociale. Tutto sotto lo sguardo rassegnato di Clotilde, “prima amica” di Georges. Sono tre donne dall’età e dai modi diversi di amare e di vivere la passione: una è più smaliziata, l’altra è più ossessiva, l’altra ancora  è più ambiziosa, ma tutte e tre saranno ripagate con la stessa moneta: l’ingratitudine.
Un finale sconvolgente e beffardo, che non lascia scampo a nessuna redenzione.
Non è mai facile trasporre sul grande schermo un classico della letteratura; eppure, nonostante il budget limitato, il film di Donnellan e  Ormerod, è riuscito a fare appello a un cast di prim’ordine, da Uma Thurman a Kristin Scott Thomas, fino alla migliore interprete femminile: Christina Ricci. Figure brillanti, ricche di charme e di umorismo che in certe scene hanno persino messo in penombra Robert Pattinson, chiamato a giocarsi, con questo ruolo, parte della sua carriera. L’attore ha l’onore e l’onere di interpretare un personaggio molto complesso e profondo nella sua negatività. La sua ambizione smodata, la sua voglia illimitata di accumulare ricchezze e potere lo portano a godere di ogni istante della sua esistenza calpestando i sentimenti delle donne che lo amano, beffeggiandole.
Unico neo in una pellicola tutto sommato gradevole e ben confezionata è l’aver messo in secondo piano la vera anima del romanzo di de Maupassant: la corruzione e il malcostume della nuova società francese, gli intrecci tra governo e stampa serva del potere, preferendo focalizzarsi sulla rivalsa di Georges e sulla sua sete di potere, soldi e sesso.

Giuseppina Genovese






Bel Ami
Regia: Declan Donnelan e Nick Ormerod
Interpreti: Robert Pattinson, Uma Thurman, Kristin Scott Thomas,
Christina Ricci, Holliday Glenister
Produzione: Gran Bretagna, Italia, 2012
Distribuzione italiana: 01 Distribution
Durata: 102 min.
Uscita:13-04-2012



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