Biancaneve (Mirror Mirror) è un film divertente, una favola in tutti gli aspetti , che vuole avvolgere un vasto pubblico. La struttura drammaturgica, è quella classica di un film d’avventura, anche se solo la figura della Regina, interpretata in modo impegnato da Julia Roberts, è radicata nello schema dell’antagonista. Per quanto riguarda la figura di Biancaneve, interpretata da Lily Collins, non è una tipica eroina solitaria, ma un’eroina catalizzatrice, ossia influenza tutti i personaggi che le stanno attorno.
Le figure dei nani vengono sottolineate nel loro aspetto multiforme, di imbroglioni e mentori, vere figure coraggiose e sagge. Una storia che non rispetta la classica trasposizione della Disney: di fatto nello stendere la sceneggiatura, gli autori hanno cercato di documentarsi sulle varie versioni della fiaba che da cinquecento anni sono tramandate in modo differente in tutto il mondo, così da proporre una versione innovativa e coinvolgente.Da non perdere l’intensa interpretazione di Julia Roberts per la figura della Regina, la tenera dizione utilizzata
da Lily Collins, che per la figura di Biancaneve, non punta tanto sulla somiglianza ma sulla gestualità, ed infine per la figura del Principe Alcott, interpretato molto bene da Armie Hammer, che passa da una voce profonda da nobile ed educato principe a un lato ironico comico sorprendente.
Il regista indiano che lavora molto ad Hollywood, Tarsem Singh, dona al film un vero aspetto anni 30-40, puntando molto sulle scenografie e sui costumi, non tanto sugli effetti visivi o sull’azione che non
mancano assolutamente e sono anche ben curati. L’animazione iniziale è ben costruita ricorda delle vecchie bambole di porcellana degli anni quaranta con un look creativo moderno. Ottima anche l’idea di raffigurare lo Specchio che svolge una azione importante, come una porta per un'altra dimensione, che a tratti ricorda uno Stargate.
Singh è stato molto attento e rispettoso nei confronti della storia del cinema e della sua nascita, tanto da introdurre una sorta di Zootropio come oggetto magico nel quale la Regina interagisce e visiona eventi futuri o di una fiaba, dunque fornendo una doppia valenza di magia e creazione, di realtà e artificio.
Girato in digitale con due tipi di camere, ossia una Panavision e una Sony, ma spesso trasposto
nelle sale in pellicola, decisione che a volte in base alla configurazione dei proiettori nelle sale non fornisce un ottima rappresentazione, non utilizza uno spazio colore digitale, ma un look da vero film in pellicola, effetto forse anche voluto per ricordare attraverso i costumi e le ambientazioni un'epoca passata ma nello stesso tempo magica.
L’obiettivo principale, secondo le parole di Singh, è quello di voler creare un film per le famiglie in grado di divertire gli spettatori, e reinterpretare creativamente una storia classica, che ha significato tanto per molte generazioni. Sicuramente Singh è riuscito con maestria ad arrivare ad un pubblico vasto centrando pienamente il suo obiettivo. Un film di puro intrattenimento, comico che a tratti emoziona.
Da non perdere il balletto finale stile Bollywood durante i titoli di coda, in cui Lily Collins interpreta la canzone Love di Nina Hart con una coereografia in cui è coinvolto quasi tutto il cast del film.
Francesco Adami
Biancaneve
Mirror Mirror
Regia: Tarsem Singh
Cast: Julia Roberts, Lily Collins, Armie Hammer, Sean Bean,
Nathan Lane, Mare Winningham, Michael Lerner, Robert Emms,
Martin Klebba, Danny Woodburn, Jordan Prentice, Mark Povinelli,
Joe Gnoffo, Sebastian Saraceno
Produzione: USA, 2012
Distribuzione: 01 Distribution
Durata: 105 min.
Uscita: 04-04-2012