The Artist (2011) di Michel Hazanavicius

Celebrato con i più prestigiosi riconoscimenti internazionali, fra cui ben 10 nomination all’Oscar, The Artist è senza dubbio il fenomeno cinematografico dell’anno.
Lo stile della pellicola si rifà agli anni d’oro del cinema muto fino all’avvento del sonoro, raccontando parallelamente la terribile crisi economica del ’29 durante la quale produzione, occupazione, redditi, salari, consumi, investimenti e risparmi si ridussero considerevolmente su scala mondiale.
Il regista Michel Hazanavicius, ambientando la vicenda nel passato, da un lato rende omaggio ad alcune pellicole divenute immortali e dall’altro sembra raccontare attraverso una trasposizione storica le problematiche di mercato che vivono le major ai giorni d’oggi.
Le metteur en scène non si ferma solo ad analizzare il declino delle produzioni ma anche l’aspetto gigionesco delle star, delineando con maestria la figura del personaggio protagonista George Valentin, incarnato magnificamente da Jean Dujardin.
L’attore francese conquista, con questo film, un riscatto personale verso coloro che lo criticarono per la troppa espressività del viso, considerata da molti eccessiva e barocca.
Durante l’"acceptance speech" dei Golden Globe, con un pizzico d’ironia ha ringraziato i suoi detrattori che spesso cercavano di dissuaderlo nell’interpretare film: “A coloro che mi hanno valutato negativamente durante la mia carriera dico: 'mi dispiace, non posso farci niente, le mie sopracciglia sono indipendenti. Grazie per esservi sbagliati. E’ importante combattere per i propri sogni e seguire l’istinto. Michel è stato uno dei pochi a credere in me e sono grato a Langmann per aver realizzato questa pazzia'”.
Degna di nota è anche la controparte femminile Peppy Miller interpretata da Berenice Bejo che rappresenta l’aspetto voyeuristico delle ammiratrici ed il prototipo delle starlet pronte a tutto per diventare famose. Notevole è l’opera di scrittura che compie Hazanavicius per descrivere la giovane. Alcuni degli aspetti caratteriali tormentosi sembrano attinti da capolavori del grande schermo come Viale del tramonto ed Eva contro Eva.
Peppy nutre per Valentin un amore ossessivo. Quando lei diventa una diva famosa e lui cade in declino, come Norma Desmon del film di Wilder, cerca quasi di comprarselo. Il protagonista, depresso, scoprendo una stanza piena dei suoi feticci fugge impaurito sentendosi un oggetto.
L’atmosfera generale muta in un climax vorticoso trasformandosi in un mix tra un thriller dalle tinte hitchcockiane e vecchi film dell’impressionismo tedesco.
Nel finale il rapporto fra i due si stempera ed essi decidono insieme di realizzare un opera musicale danzando, creando così una reunion commerciale fra una vecchia gloria del cinema ed una nuova star.
Oltre all’aspetto della storia d’amore non mancano però momenti esilaranti. Simpaticissima è la complicità tra Dujardin ed il piccolo cane di razza Jack Russel.
Centrale è l’omaggio a Chaplin che come Valentin non ripose alcuna fiducia, almeno all'inizio, nel cinema sonoro che considerava una trovata strampalata che avrebbe avuto i giorni contati.
Al principio, affermò Chaplin nella sua autobiografia: "nessuno sapeva dosare il sonoro, il cavaliere errante dentro la sua armatura sferragliava come un'acciaieria, una semplice cenetta in famiglia sembrava l'ora di punta in una trattoria economica e chi versava l'acqua in un bicchiere faceva un rumore da sfondare i timpani."
Chaplin incarnava per il pubblico, ma anche per sé stesso, il cinema muto. Il suo vagabondo aveva senso solo nel silenzio. Singolare è l’empatia del pubblico che in sala assiste al film:  la paura del silenzio pervade molti degli spettatori. 
Per concludere questa pellicola trasmette un messaggio importante: bisogna ritrovare la semplicità delle cose e fermarsi un momento a riflettere su questo mondo moderno sempre più effimero, consumista, caotico e pieno di rumore.

Stefano Paoletti



The Artist
Regia: Michel Hazanavicius
Sceneggiatura: Michel Hazanavicius
Cast: Jean Dujardin, Bérénice Bejo, John Goodman,
James Cromwell, Missi Pyle, Penelope Ann Miller,
Malcolm McDowell
Produzione: Francia, 2011
Distribuzione: BIM
Durata: 100 min.
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