
Il sodalizio artistico e personale tra Ratner e Murphy, ha portato l'attore alla decisione di lasciare la serata,
così i due saranno sostituiti da Billy Crystal, che prende le redini dell'evento per la nona volta, mentre la produzione dello stesso sarà di Brian Grazer, produttore di A Beautiful Mind, Changeling e Inside Man. I candidati a Miglior Film (Best Picture) sono nove pellicole, di cui Tree of Life è ancora in valutazione. Le maggiori statuette vengono contese da The Artist che vanta la candidatura di ben 11 Oscar e Hugo Cabret con 10 Oscar. I due film si contendono i premi nelle medesime categorie, con una differenza, per The Artist viene sottolineato il lato espressivo interpretativo con una candidatura per i due attori Jean Dujardin (Attore
protagonista) e Bèrenicè Bejo (Attrice non protagonista) mentre per Hugo Cabret l'aspetto tecnico con candidatura nel settore di postproduzione (Montaggio sonoro, Sonoro, Effetti visivi). Inoltre i due film hanno una candidatura comune nell' ambito della sceneggiatura ma uno è sviluppato da una trama originale, mentre l'altro da un romanzo fantastico. Nella categoria regia, vi sono due registi europei a concorrere: uno francese Michel Hazanavicius (The Artist) e l'altro greco Alexander Payne (Paradiso Amaro), si ritroveranno a sfidarsi con grandi registi americani come Martin Scorsese, Clint Eastwood e Terence Malick.
La saga di Harry Potter con il suo ultimo film, ritorna a competere in categorie come Scenografia in cui si avrà una dura contesa con The Artist, Hugo Cabret e Midnight in Paris. Il talentuoso studente mago forse porterà a casa la statuetta per la categoria Trucco, dopo le numerose fatiche dei sette film precedenti, dato che la saga non è mai riuscita a trionfare nelle varie edizioni. L'evento dal lato Effetti Visivi, presenta una sfida mozzafiato con i film Harry Potter e I doni della morte parte II , Hugo Cabret, Real Steel, L'alba del pianeta delle scimmie e Transformers 3. Midnight in Paris di Woody Allen, sicuramente dopo un grande successo di pubblico, avrà a suo vantaggio qualche premio, ma speriamo anche l'enorme lavoro fatto da Emmanuel Lubezki per The Tree of Life, film che mescola scene girate in digitale e scene in pellicola, con l'ausilio di ben nove macchine da presa diverse. I nuovi mezzi digitali e la tecnologia che avanza stanno fornendo nuovi spunti creativi e nuove possibilità di espressione, ed era ora che opere come Molto forte, incredibilmente vicino e Hugo Cabret, girati completamente in digitale e proiettati in alcune sale italiane ora in aumento attraverso l'ausilio dei proiettori a definizione 2k, fossero candidati a miglior film. Sarebbe bene per queste due opere parlare con il termine inglese "picture" invece che con il termine "film" o "pellicola", perché di pellicola è rimasta solo la trasposizione per le sale. La tecnologia stereoscopica quest'anno è presente nella catogoria del documentario con Pina 3D di Wim Wenders e Gian-Piero Ringel, il quale completamente girato con cineprese digitali Sony di cui una uscita da pochi mesi ma che offre una prestazione al dir poco straordinaria. Speriamo che questa edizione conferisca premi in modo imparziale e li distribuisca promuovendo nuove proposte e nuove opere come contrometraggi e cortissimi, facendoci rimanere in ansia ed emozionandoci ancora come negli anni passati.
così i due saranno sostituiti da Billy Crystal, che prende le redini dell'evento per la nona volta, mentre la produzione dello stesso sarà di Brian Grazer, produttore di A Beautiful Mind, Changeling e Inside Man. I candidati a Miglior Film (Best Picture) sono nove pellicole, di cui Tree of Life è ancora in valutazione. Le maggiori statuette vengono contese da The Artist che vanta la candidatura di ben 11 Oscar e Hugo Cabret con 10 Oscar. I due film si contendono i premi nelle medesime categorie, con una differenza, per The Artist viene sottolineato il lato espressivo interpretativo con una candidatura per i due attori Jean Dujardin (Attore
protagonista) e Bèrenicè Bejo (Attrice non protagonista) mentre per Hugo Cabret l'aspetto tecnico con candidatura nel settore di postproduzione (Montaggio sonoro, Sonoro, Effetti visivi). Inoltre i due film hanno una candidatura comune nell' ambito della sceneggiatura ma uno è sviluppato da una trama originale, mentre l'altro da un romanzo fantastico. Nella categoria regia, vi sono due registi europei a concorrere: uno francese Michel Hazanavicius (The Artist) e l'altro greco Alexander Payne (Paradiso Amaro), si ritroveranno a sfidarsi con grandi registi americani come Martin Scorsese, Clint Eastwood e Terence Malick.
La saga di Harry Potter con il suo ultimo film, ritorna a competere in categorie come Scenografia in cui si avrà una dura contesa con The Artist, Hugo Cabret e Midnight in Paris. Il talentuoso studente mago forse porterà a casa la statuetta per la categoria Trucco, dopo le numerose fatiche dei sette film precedenti, dato che la saga non è mai riuscita a trionfare nelle varie edizioni. L'evento dal lato Effetti Visivi, presenta una sfida mozzafiato con i film Harry Potter e I doni della morte parte II , Hugo Cabret, Real Steel, L'alba del pianeta delle scimmie e Transformers 3. Midnight in Paris di Woody Allen, sicuramente dopo un grande successo di pubblico, avrà a suo vantaggio qualche premio, ma speriamo anche l'enorme lavoro fatto da Emmanuel Lubezki per The Tree of Life, film che mescola scene girate in digitale e scene in pellicola, con l'ausilio di ben nove macchine da presa diverse. I nuovi mezzi digitali e la tecnologia che avanza stanno fornendo nuovi spunti creativi e nuove possibilità di espressione, ed era ora che opere come Molto forte, incredibilmente vicino e Hugo Cabret, girati completamente in digitale e proiettati in alcune sale italiane ora in aumento attraverso l'ausilio dei proiettori a definizione 2k, fossero candidati a miglior film. Sarebbe bene per queste due opere parlare con il termine inglese "picture" invece che con il termine "film" o "pellicola", perché di pellicola è rimasta solo la trasposizione per le sale. La tecnologia stereoscopica quest'anno è presente nella catogoria del documentario con Pina 3D di Wim Wenders e Gian-Piero Ringel, il quale completamente girato con cineprese digitali Sony di cui una uscita da pochi mesi ma che offre una prestazione al dir poco straordinaria. Speriamo che questa edizione conferisca premi in modo imparziale e li distribuisca promuovendo nuove proposte e nuove opere come contrometraggi e cortissimi, facendoci rimanere in ansia ed emozionandoci ancora come negli anni passati.
Francesco Adami