"Florence" di Stephen Frears: emozionante e incantevole

È una persona buona. Generosa. Ingenua. Non sciocca (anzi, è anche piuttosto ironica), benché lo credano in tanti per l'ingenuità e il candore che la contraddistinguono, e che fanno pensare agli altri di essere più furbi di lei, di capire più cose del mondo. In realtà le cose non stanno affatto così, ma è noto che fra la verità e le apparenze le differenze siano notevoli. Vive, semplicemente, onestamente, in un mondo tutto suo, che è il rifugio dal dolore che la perseguita sin dalla più tenera età. Ha un sogno fatto di arte, bellezza, musica, che la fa sopravvivere pure alla malattia, e che nessuno fra tutti coloro che la circondano - anche perché ognuno è conscio della riconoscenza che le deve per la vita molto più che comoda che lei gli fa condurre, come a tutti i suoi prossimi - ha cuore di infrangerle sotto gli occhi, proteggendola dal ludibrio di chi invece non ha tenerezza né empatia o pietà. Perché la verità è ingiusta e cattiva, talvolta. E soprattutto inutile e dannosa. È la trasposizione cinematografica della reale vicenda di una donna che ha sofferto terribilmente e ha guardato il mondo con gli occhi di una bimba sempre piena di stupore. L’anno scorso a Venezia fu Marguerite di Xavier Giannoli con la brava Catherine Frot, versione molto più libera di quella che di fatto era la medesima storia, ora è Florence. Florence Foster Jenkins. Di Stephen Frears. Con Simon Helberg, Rebecca Ferguson e soprattutto uno Hugh Grant in forma spettacolare e lei: Meryl Streep. Magnifica come non la si vedeva da tempo. Presente qualche passaggio narrativo banalotto, ma la pellicola è complessivamente emozionante e incantevole. Da vedere.

Gabriele Ottaviani








Florence
Florence Foster Jenkins
Regia: Stephen Frears
Interpreti: Maryl Streep, Hugh Grant, Rebecca Ferguson, Simon Helberg
Produzione: Uk, Francia, 2016
Durata: 110’
Distribuzione: Lucky red, 22 dicembre 2016
Voto: 4/5


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