"The legend of Tarzan" di David Yates

Nell'Ottocento l’Africa è una terra di conquista, anche per i belgi, che dominano il Congo. Ricco di diamanti. E di schiavi. A Londra un lord cresciuto nella giungla vuole tornarvi per lottare per il popolo oppresso. Ha una moglie. Jane. Lui è Tarzan. Che ormai i ragazzi non sanno più chi è. Urla. Sapesse noi a vedere il film... Lo interpreta Alexander Skarsgård. Che ha due espressioni: con e senza maglietta. Ma a quel punto uno vede True blood, se proprio ha tempo da perdere. Margot Robbie non ha il ruolo, è bellissima e fa quel che può. Allucinante è il bieco colonialista, un Christoph Waltz che fa peggio persino di quanto non faccia in Big eyes, e pure Samuel L. Jackson delude profondamente.

Non c'è un aspetto che si salvi in The legend of Tarzan: scritto male, girato peggio, con effetti speciali ridicoli, battute da cinepanettone, zeppo di incongruenze ed errori marchiani, doppiato malissimo, perfino razzista nell'atteggiamento infarcito di stereotipi, mentre dovrebbe dire esattamente l'inverso, fa sembrare brutta la giungla. E poi è noioso da morire. Lento, banale, ridondante. Da non vedere, da perdere.

Erminio Fischetti








The legend of Tarzan
Regia: David Yates
Interpreti: Alexander Skarsgård, Margot Robbie
Produzione: USA, 2016
Durata: 109'
Distribuzione italiana: Warner Bros. Pictures, 14 luglio 2016
Voto: 1,5/5


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