“Sulle ali della mia voce” di Antonella La Terra Inghilterra: moto viaggiante di voce sublime

Sulle ali della mia voce, l'album del Mezzosoprano Antonella La Terra Inghilterra, nata a Pescara nel 1977, dopo aver conseguito il diploma in canto sotto la guida del Maestro Paolo Speca al Conservatorio di Pescara, consegue il diploma in pianoforte. Esperta di repertorio operistico e cameristico, perfeziona la tecnica e l'interpretazione con Franca Mattiucci presso l'Accademia della Voce di Torino. Ottiene riconoscimenti e premi nell'ambito di concorsi nazionali e internazionali sia in formazione solistica sia in duo cameristico.
Antonella possiede una voce sublime, che non valica picchi drammatici ma che rimane nella terra di mezzo del bel canto per delineare atmosfere nostalgiche tipiche dell'arietta da camera. Un tipo di musica adatta da eseguire in un salotto, ma con l'interpretazione di Antonella anche in un giardino o in un bosco.
La grande capacità della cantante è quella di far uscire la voce dal salotto per arrivare ad una platea fino al cielo aperto, complici le parti strumentali di ampio respiro.
“In te andrò”, accompagnata a sorpresa da un inedito sassofono, possiede una certa sensualità di fondo. Nell'album i titoli delle canzoni raccontano lo stile musicale della cantante: “adagio, mi mancherai, se si perde un amore”.
“Sulle ali della mia voce” è un album che già dal titolo indica un moto viaggiante vocale come poteva essere quello del “Va, pensiero” del Nabucco di Giuseppe Verdi, al pari del “Vola alta parola” di Mario Luzi in poesia. 
La parola che ha il potere di alzarsi leggiadra e oltrepassare le pareti per disperdersi nello spazio infinito, nella natura e quindi varcare spazio e tempo, conferendo alla musica il potete dell'eternità. La musica sconfinata che diventa superamento di barriere mentali e fisiche e prodotto culturale nell'era della riproducibilità tecnica; in cui la ripetizione del suo ascolto contribuisce alla reiterazione nella riproduzione del sublime, in questo caso specifico. Ci piace pensare che la voce delle donne inizi a volare alta in tutti i campi: dalla politica, ai diritti civili fino alla musica e quella di Antonella La Terra Inghilterra è un buon esempio per cominciare, in quanto per dei soggetti depauperati di potere far sentire la propria voce in tutte le forme è fondamentale per riappropriarsi della dignità. Nel complesso “sulle ali della mia voce” è un opera ben bilanciata, equilibrata, priva di scuotimenti di toni, di classe e senza fronzoli. Da ascoltare in completo relax.

Sonia Cincinelli



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