"Maledizione", il secondo album della formazione abruzzese 'Nectarines', uscito l'08 Febbraio 2016, edito da 'La Clinica Dischi' in collaborazione con 'Satellite Records', è ricco di importanti riflessioni sulla condizione dell'uomo nell'era della tecnologia, che lo ingabbia in un isolamento senza ritorno, una chiusura al moto benefico e sovversivo della rivoluzione tanto agognata e necessaria per un cambiamento effettivo del sistema. L'isolamento allontana l'uomo dall'interazione sociale, rendendolo misantropo e diffidente nei confronti dell'alterità e questo è il problema più grande, la piaga più folle. L'album ha un carattere estremamente provocatorio e utilizza non solo la musica ma anche parole e terminologie che hanno lo scopo di destabilizzare i benpensanti. Un lavoro che cerca di misurare l'ego delle persone che ormai vivono di individualismo sfrenato. La caduta dei grandi ideali “cattivi” (Chiesa, Patria e Famiglia), delle grandi ideologie politiche e l'avanzare delle dottrine di estrema destra, ci allontana dalla socialità e convivialità tipica delle popolazioni non industrializzate e tecnologizzate. Tutto questo ha reso l'individuo ripiegato in un delirio di onnipotenza e la soluzione non sono i social network, ma riappropriarsi della conoscenza autentica dell'Altro, della condivisione e dell'accoglienza dell'umano e della fiducia nell'umanità.
Il brano "Maledizione!", primo singolo estratto dall’album - è una traccia che richiama i ritmi e le melodie della “tammurriata” (danza popolare campana) e in "Festa di Paese!": “Mi stai sulle palle anche se non so chi sei”, si pone una distanza tra il popolo e chi si sente potente e in grado di gestirlo. Un album irriverente senza peli sulla lingua che ti sbatte in faccia, come il miglior punk sa fare, il malato della nostra società come una valanga di vomito in un fastoso ed allegorico ritrovo horror di paese. “Vite digitali cervelli medioevali”, la comunicazione corre veloce su Internet ma la maggior parte delle minoranze: bambini, donne, anziani, immigrati e abitanti di paesi poveri, vivono come nel medioevo e i cervelli degli occidentali che fanno della tecnologia un vanto e non un mezzo come altri, sono medioevali. “Figli dei fiori generano e degenerano figli del consumo”, “Rimango fermo immobile, mentre mi travolge questo tsunami di diarrea, poi mi tuffo contro selfando, schitarrando, scatarrando” e ancora: “Siamo tutti soli, niente rivoluzioni, stai seduto lì e clicca mi piace qui”sono frasi lapidarie, illuminate ed illuminanti.
I 'Nectarines' sono un gruppo stimolante, nelle loro dissonanze riescono a far emergere il grottesco che esprime bene uno stato di disagio portato ai toni estremi che a tratti fa sorridere, anche gli scenari apocalittici del video "Maledizione", in antitesi con il testo, lo confermano. Sonorità ricche di spunti e suggestioni veramente inedite, dagli energici riff di chitarra elettrica che sbucano come frutti di stagione e l'arrivo degli Alieni finale nel videoclip a regolare il sonno della ragione. Da scoprire.
Sonia Cincinelli
Il brano "Maledizione!", primo singolo estratto dall’album - è una traccia che richiama i ritmi e le melodie della “tammurriata” (danza popolare campana) e in "Festa di Paese!": “Mi stai sulle palle anche se non so chi sei”, si pone una distanza tra il popolo e chi si sente potente e in grado di gestirlo. Un album irriverente senza peli sulla lingua che ti sbatte in faccia, come il miglior punk sa fare, il malato della nostra società come una valanga di vomito in un fastoso ed allegorico ritrovo horror di paese. “Vite digitali cervelli medioevali”, la comunicazione corre veloce su Internet ma la maggior parte delle minoranze: bambini, donne, anziani, immigrati e abitanti di paesi poveri, vivono come nel medioevo e i cervelli degli occidentali che fanno della tecnologia un vanto e non un mezzo come altri, sono medioevali. “Figli dei fiori generano e degenerano figli del consumo”, “Rimango fermo immobile, mentre mi travolge questo tsunami di diarrea, poi mi tuffo contro selfando, schitarrando, scatarrando” e ancora: “Siamo tutti soli, niente rivoluzioni, stai seduto lì e clicca mi piace qui”sono frasi lapidarie, illuminate ed illuminanti.
I 'Nectarines' sono un gruppo stimolante, nelle loro dissonanze riescono a far emergere il grottesco che esprime bene uno stato di disagio portato ai toni estremi che a tratti fa sorridere, anche gli scenari apocalittici del video "Maledizione", in antitesi con il testo, lo confermano. Sonorità ricche di spunti e suggestioni veramente inedite, dagli energici riff di chitarra elettrica che sbucano come frutti di stagione e l'arrivo degli Alieni finale nel videoclip a regolare il sonno della ragione. Da scoprire.
Sonia Cincinelli