Atom Egoyan, regista e sceneggiatore canadese di pregio, impostosi ai più negli anni Novanta con pellicole quali Exotica e soprattutto con lo strepitoso Il dolce domani, da un romanzo di Russell Banks, e Il viaggio di Felicia, da un romanzo di William Trevor, è autore che gioca parecchio con la suspense e il thriller riuscendo a inglobarli attraverso la complessità dell’emotività e dei dolori interiori delle persone. Dopo alcune prove di regia piuttosto scialbe o infelici, vedasi Chloe - Tra seduzione e inganno (con Julianne Moore e Amada Seyfried in versione saffica), con Remember, presentato in concorso allo scorso Festival di Venezia, torna in parte agli antichi fasti e regala un’opera, pur con qualche buco qua e là di sceneggiatura (non sua ma di Benjamin August, un casting director, esordiente in quest’ambito), che tiene perfettamente il ritmo e la tensione. Ci sono di mezzo i nazisti e due signori alle soglie dei novant’anni: Zev e Max vivono nella stessa casa di riposo, di quelle dove che ti danno la possibilità di arredare la tua stanza con i tuoi mobili e le tue cose lasciandoti lo spazio delle tue abitudini e dei tuoi impegni. L’amata moglie di Zev, Ruth, sposata nel 1946, è appena morta. Max, invece, è un signore sulla sedia a rotelle, che ha lottato tutta la vita per smascherare i nazisti. Ma uno, quello che ha sterminato tutta la sua famiglia ad Auschwitz, proprio non è riuscito a scovarlo e a consegnarlo alla giustizia. Costui è fuggito in America e ha preso l’identità di una delle sue vittime: Rudy Kurlander. Quando si incontrano nella casa di riposo, Max riconosce subito Zev: è passato anche lui ad Auschwitz, anche lui ha perso tutto quello che aveva. Max così convince Zev, che soffre di demenza senile, ma ha ancora un minimo di autosufficienza e mobilità, a vendicarsi. D’altronde lo ha promesso a Ruth prima di morire. L’uomo così, con l’aiuto di Max, fugge dalla casa di riposo alla ricerca di Rudy Kurlander…
Remember, mai titolo fu più semplice e azzeccato per un film, ha tutti i pregi del cinema di genere e al tempo stesso una cifra autoriale (quella di Egoyan) perfettamente riconoscibile. Intrigante e affascinante nella messa in scena, l’opera tiene lo spettatore in tensione fino all’ultimo istante, grazie anche allo sguardo originale della macchina da presa, e ha un paio di sequenze davvero formidabili. Di notevole pregio soprattutto le prove attoriali: da Dean Norris a Jürgen Prochnow, passando per un brevissimo cameo di Bruno Ganz. Ma la bravura in questo caso è direttamente proporzionale all’età: e quindi Martin Landau, nelle vesti di Max, e in particolare Christopher Plummer, in una prova che potremmo definire indiziaria, sono due leoni che ruggiscono ancora. Tanto.
Erminio Fischetti
Remember
Regia: Atom Egoyan
Interpreti: Christopher Plummer, Martin Landau, Dean Norris, Jürgen Prochnow, Henry Czerny, Bruno Ganz, Heinz Lieven
Produzione: Canada/Germania, 2015
Durata: 90’
Distribuzione: Bim, 4 febbraio 2016
Voto: 3,5/5