Dopo dieci anni di restauri, il teatro più importante di Arezzo riapre i battenti, in un momento in cui la città è salita alla ribalta delle cronache. Si tratta di un punto culturale di riferimento importante per la popolazione aretina, inaugurato il 21 aprile del 1833.
Nel 2005, l'edificio ha chiuso e i lavori sono iniziati nel 2011 e sono durati per 4 anni, migliorando le strutture del plesso per adeguarlo alle nuove normative sismiche. Dopo il taglio del nastro, il 16 dicembre, la scena aretina ha riaperto con un concerto di pianisti eccelsi: gli argentini Martha Argerich, Daniel Rivera e il livornese Gabriele Bartocci. Brani di Johannes Brahms, Sergej Rachmaninov e Maurice Ravel hanno intrattenuto piacevolmente, incantando il pubblico. Nello specifico Martha Argerich e Gabriele Bartocci hanno dato prova che la musica è un tutt'uno tra lo strumento, la sensibilità e la passione dell'interprete, per il quale deve essere fondamentale creare un rapporto profondo con il mezzo, in modo da divenire una cosa sola.
La scenografia è stata composta da un grande arazzo recuperato e dedicato al poeta Francesco Petrarca. Il pubblico ha ricoperto metà teatro, in quanto non è stata data la priorità alla partecipazione della popolazione, volgendo l'evento a vetrina politica. La stagione teatrale presenta dieci spettacoli: due dedicati al balletto e otto alla prosa, coordinata da Fondazione Toscana Spettacolo e dal Teatro della Pergola di Firenze che produce due spettacoli che saranno in scena al Petrarca tra febbraio e marzo. L'occasione è stata per pochi privilegiati in quanto ha assunto le sembianze di un appuntamento privato e due terzi del teatro risultava riservato.
Sonia Cincinelli