La vicenda è nota: Macbeth e Lady Macbeth perdono la loro
unica figlia. Da qui in poi lei vuole che lui abbia successo e gli impone di
uccidere un re e prenderne il posto. Ciò che nasce nel sangue procede nel
sangue, per parafrasare il protagonista. E così la storia racconta fatti di
sangue inenarrabili, bambini uccisi, madri assassinate, sangue che sgorga
ovunque. È la tragedia del Macbeth, la più completa tra quelle di Shakespeare.
L’adattamento dell’australiano Justin Kurzel , passato per Cannes, utilizza le stesse parole del
grande autore nato a Stratford-upon-Avon e si avvale di due magistrali
interpreti come Michael Fassbender e Marion Cotillard (con i quali sta già
girando un altro film dal titolo Assassin’s
creed) che sono strepitosi nel ritrarre i loro personaggi, anche se quello
di lei rimane molto più in superficie rispetto all’opera originale. Pertanto lo
stesso Fassbender, che ha formazione inglese, è molto più a suo agio di lei,
francese, e quindi meno avvezza al teatro shakespeariano, tra le maglie del
grande testo. Tra i ralenti, una fotografia
cupa e quasi psichedelica e la grana di un cinema postmoderno, in realtà questo
Macbeth si rivela profondamente rigoroso, abbastanza fruibile, nonostante
qualche passaggio poco delineato, e perfettamente in linea con la tradizione
produttiva britannica. Sfarzosi i costumi, bella la natura circostante e i
castelli d’epoca tardomedievale: i versi di Shakespeare sono sempre attuali e
fanno sempre il loro effetto.
Erminio Fischetti
Macbeth
Regia: Justin Kurzel
Cast: Michael Fassbender, Marion Cotillard, Paddy Considine, Sean Harris
Produzione: UK, Francia, USA 2015
Durata: 113'
Distribuzione italiana: Videa, 5 gennaio 2016