L'IO imperfetto detta il Bon Ton musicale partenopeo

L'IO, al secolo Flavio Ciotola, artista partenopeo cantore della ribellione, esordisce con Bon ton, album dal titolo ironico riferito ai contenuti che sicuramente non rimandano alle convenzioni dell'alta borghesia.
In L'IO, l'articolo fa riferimento ad un Io plurale, quindi ad un intimo privato che diventa pubblico, un Io investito dall'impegno sociale e dall'imprescindibile dovere morale nei confronti della collettività.
Nell'album si combina cantautorato alternativo indie con un concentrato irresistibile di ribellismo post moderno, stile contestazione sociale che strizza l'occhio al punk.
Canzoni come “Buongiorno un cazzo”, “Chiamo rivolta”, “Spiegami perché mi innamoro sempre delle troie” e “Al momento sbagliato” ci rivelano la cifra stilistica del lavoro proposto.
Monologhi dissacratori atti a scardinare i peggiori pregiudizi e schemi sociali dei nostri tempi, si alternano a ritornelli ripetitivi.
“Chiamo rivolta”, nello specifico è riferita alla lotta armata, infatti la canzone recita: “Non spareremo fiori, i cannoni ci son già, l'epoca dei figli dei fiori è finita tanto tempo fa. Chiamo rivolta, chiamo rivolta, che rivoltella sia...”
In “Spiegami perché mi innamoro sempre delle troie”, si delinea l'amore immorale, una sorta di critica della coppia composta da un maschio alfa e da una donna beta  nell'immaginario collettivo massificato e sessista. Nel brano si dipinge una tipologia di donna persa e negativa, ad esorcizzare la scissione tra donna santa e puttana che la psiche maschile produce, determinando così il fatto che il protagonista ha la tendenza di innamorasi di un tipo di donna ostile; dimostrando, però, che l'ambiguità e la parte oscura femminile potrebbe essere un valore aggiunto. Di questo primo singolo è stato  prodotto il videoclip vietato ai minori di 18 anni, da Centrarti, creato e girato dalla SfiammaProduction in Plastilina con la tecnica ClayMotion. In generale i titoli delle canzoni nell'album spesso hanno lo scopo di scuotere le coscienze sullo status quo, utilizzando terminologie che rompono con il perbenismo, il buonismo e assecondano atti di azione sovversiva.
Degna di nota e molto bella Difetti perfetti una ballata d'amore controcorrente che recita: “Le ore nei negozi dove poi non compri nulla, la saliva sul cuscino, le mutande in terra, sotto le lenzuola i tuoi piedi freddi, manca tutto questo: i difetti perfetti.” in cui la meraviglia dell'amore sta nelle imperfezioni del vissuto quotidiano e dell'essere.

Sonia Cincinelli



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