Protagonisti della questione l’ormai leggendario perseguitato del “datagate” Edward Snowden, che ha scoperchiato un vaso di Pandora di peso non certo leggero e che ha dovuto, prima con una permanenza a Hong Kong, dove all’interno di una stanza d’albergo è stato intervistato dalla regista e dai giornalisti Glenn Greenwald e Ewen MacAskill del Guardian, fuggire in Russia, dove anche grazie all’aiuto di Julian Assange è stato protetto dal governo di Putin contro gli Stati Uniti. Snowden si è dato alla macchia per raccontare la cocente verità di un mondo sempre più controllato, anche oggetto del premiato pamphlet saggistico dello stesso Greenwald, Sotto controllo. Edward Snowden e la sorveglianza di massa, edito da Rizzoli. Laura Poitras ricostruisce con efficacia, non senza una certa pedanteria, tutte le vicende, dagli incontri con Snowden al caso mediatico che ne è venuto fuori fino all’aspetto giuridico e racconta un mondo fatto di controllo, di abusi di potere, di abusi alla persona, la libertà è diventata una cosa molto relativa e piano piano il documentario sottolinea l’aspetto paranoide nella quale la nostra società si prepara a vivere. Siamo eternamente controllati, dai cellulari, dalle e-mail. Le nostre ideologie, i nostri pensieri scandagliati attraverso i computer che analizzano il nostro stile di vite, i nostri movimenti attraverso un post scritto su facebook e un prelievo al bancomat. Straordinario esempio di giornalismo cinematografico, il lavoro di Laura Poitras si è guadagnato l’Oscar e l’indignazione dei giusti.
Erminio Fischetti
Citizenfour
Regia: Laura Poitras
Con Edward Snowden, Jacob Appelbaum, Julian Assange, Kevin Bankston, William Binney.
Genere: documentario
Durata 114 min
Produzione: Germania/USA, 2014.
Distribuzione italiana: 16 aprile 2015
Voto: 3,5/5