Racconto breve
Quattro pareti solide mi distaccano dal mondo fuori. Il loro colore pallido e sempre uguale: mi fa rabbrividire.
Distinguo rumori lontani. Un uomo che parla, una porta che si chiude, un grido e le automobili, il trenino fischia passando nella ferrovia.
Intorno a me c'è silenzio, le cose stanno ferme, ascoltano il tic tac dell'orologio e il rumore della mia penna che passa svelta e leggera sui fogli di carta.
Eppure c'è un altro mondo là fuori, forse è un mondo bello, dolce e sempre ricco di sorprese.
Chissà?
Lo scricciolio della sedia rompe questa immobilità, ma gli oggetti non si muovono e nel loro muto silenzio mi seguono, mi spiano nei miei movimenti e spiano gli sguardi che ogni tanto rivolgo intorno a me.
Lisanna Parri
Quattro pareti solide mi distaccano dal mondo fuori. Il loro colore pallido e sempre uguale: mi fa rabbrividire.
Distinguo rumori lontani. Un uomo che parla, una porta che si chiude, un grido e le automobili, il trenino fischia passando nella ferrovia.
Intorno a me c'è silenzio, le cose stanno ferme, ascoltano il tic tac dell'orologio e il rumore della mia penna che passa svelta e leggera sui fogli di carta.
Eppure c'è un altro mondo là fuori, forse è un mondo bello, dolce e sempre ricco di sorprese.
Chissà?
Lo scricciolio della sedia rompe questa immobilità, ma gli oggetti non si muovono e nel loro muto silenzio mi seguono, mi spiano nei miei movimenti e spiano gli sguardi che ogni tanto rivolgo intorno a me.
Lisanna Parri