Un sapore di ruggine e ossa (2012) di Jacques Audiard

Grande ritorno al cinema di Jacques Audiard, già noto al grande pubblico per l’amatissima pellicola Il Profeta,  il film Un sapore di ruggine e ossa è in uscita il 4 ottobre, distribuito da Bim Distribuzione.  La vicenda parte dal Nord, dove Ali (Matthias Schoenaerts) senza casa, ne lavoro e un figlio di 5 anni Sam (Armand Verdure) decide di trasferirsi al sud da sua sorella, che lo ospita nel suo garage. Una sera in una discoteca in seguito a una rissa incontrerà Stèphanie  (Marion Cotillard) un addestratrice di orche in un parco marino.
Stèphanie in seguito a uno spettacolo perderà l’uso delle gambe e il suo destino si intreccerà con quello di Alì. Il film in concorso a Cannes per la Palma d’Oro, non  ha avuto alcun riconoscimento se non quello del pubblico. Siamo di fronte a un grande pellicola fatta di emozioni forti, c’è il dolore di Sthèphanie per la menomazione subita, la rabbia di Ali per una vita fatta di piccoli furti e vagabondaggio e il coraggio di affrontare la vita.

Il racconto nasce dall’adattamento del romanzo di Craig Davidson, totalmente rivisitato dal regista che lascia prevalere il lato amoroso nella storia. L’amore tra i due protagonisti è forte, potente, tenace, questo permetterà ad entrambi di uscire dal tunnel della disperazione per ritrovare la vita. Marion Cotillard, viene vista nei primi fotogrammi come  una principessa, addestratrice di orche, arrogante e sicura di se. Quando si consumerà il dramma, emergerà tutta la sua fragilità di donna, sarà indifesa sulla sua sedia a rotelle. L’attrice conosciuta per The Artist completamente calata nel ruolo, volto scavato dalla sofferenza, riesce totalmente ad affascinare lo spettatore e le sue gambe martoriate passano in secondo piano. Il regista spesso indugia sulle gambe di Stephanie ormai ridotte a monconi, ma questo non crea uno schock negli spettatori piuttosto commuove, sarà proprio questa perdita a portare la sua vita altrove e a farle trovare finalmente l’amore. Matthias Schoenaerts, pur essendo poco conosciuto al grande pubblico, di origine fiamminga,  è carismatico nel ruolo di Ali duro ma allo stesso tempo tenero, sarà la sua normalità e la sua totale mancanza di pietà a riportare alla vita Stephanie.  

Quello che il regista tende a dire è che non siamo fatti solo di ossa ma dentro di noi c’è della ruggine, è la ruggine che dobbiamo togliere per aprire il nostro cuore, ed è quello che faranno i protagonisti. Il film è un grande omaggio alla vita, lo spettatore non prova mai disgusto per l’amputazione di Stèphanie ma è affascinato, commosso, soffre con lei. Anche nelle scene di sesso non c’è mai volgarità, prevale sempre l’aspetto amoroso, tutto è girato con grande grazia ed eleganza . Audiard sottolinea con questa  opera l’incontro tra due opposti la fragilità della donna e la brutalità del maschile, ma queste diversità si uniranno e si fonderanno in un'unica cosa. La fotografia di Stephane Fontaine è magnifica, molte sono le immagini subacquee girate al rallenti che danno ancora più vigore a un racconto dalle tinte forti. Le musiche di Alexandre Desplat, sottolineano con intensità il dramma e la rinascita. Lo script asciutto da un ottima struttura narrativa al film. Ancora una volta i francesi riconfermano il loro talento cinematografico con un capolavoro dalle tinte accese,  dove il dolore e la rabbia lasciano posto all’amore.

Adele De Blasi







Un sapore di ruggine e ossa 
De rouille et d'os 
Regia: Jacques Audiard
Cast: Marion Cotillard, Matthias Schoenaerts,
Armand Verdure, Céline Sallette, Corinne Masiero
Genere: Drammatico
Produzione: Belgio, Francia, 2012
Distribuzione: Bim
Durata: 120 min.
Uscita: 4/10/2012
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