Grande attesa nelle sale per Gli equilibristi, di Ivano De Matteo, presentato a Venezia nella sezione Orizzonti, protagonista Valerio Mastandrea, vincitore del premio Pasinetti . La pellicola distribuita da Medusa, coprodotta con la Francia, da Rodeo Drive e Babe in collaborazione con Rai cinema, esce il 14 settembre in 80 copie. La storia piccola, quotidiana parte dal tradimento di Giulio (Valerio Mastandrea), quarantenne impiegato comunale, con una vita tranquilla, casa in affitto, macchina comprata a rate, due figli e una moglie che lo ama. Tutto crolla quando la moglie (Barbara Bobulova) scopre il tradimento e lo lascia. Da qui il calvario di Giulio: la separazione è il crollo di tutto, la scoperta di un finto benessere ed il baratro.
Il talentuoso De Matteo, molto conosciuto per i suoi cortometraggi, dirige con maestria gli attori e riesce a regalare forti emozioni. Lo script eccellente di Valentina Ferlan e di De Matteo stesso, è forte, duro quasi un pugno allo stomaco, ma allo stesso tempo clownesco, quasi comico. Splendide battute in romanesco alleggeriscono il dolore che si percepisce. Il tema del tradimento non viene sviscerato; è solo un punto di partenza; è il degrado di una coppia che non ha più niente da dirsi e, forse, resta insieme per abitudine. La moglie, personaggio tratteggiato con grande durezza, non accetta compromessi, non perdona e pone fine al matrimonio.
Qui vediamo una Barbara Bobulova in splendida forma, ferma nella sua idea di famiglia. Valerio Mastandrea nel ruolo di un Giulio, fragile, disperato, incredulo di quello che gli riserva questa nuova vita fatta di solitudine e di povertà, è bravissimo. L’attore in questi ultimi anni ha fatto un grande salto di qualità. Sicuramente dietro c’è un grande lavoro psicologico fatto con il regista sul personaggio, infatti si parte da un Giulio solare per poi arrivare a un volto scavato dal dolore e dalla sofferenza. Ci colpisce la tristezza dello sguardo, di un uomo totalmente perso. L’attore porta con se una maschera drammatica, lui è un pò un pierrot, la commedia risulta drammaticamente amara. Ma che cosa è questo equilibrismo di cui parla Ivano de Matteo, nient’altro che un equilibrismo economico, affresco di una ricchezza totalmente fittizia. Giulio, in realtà fa parte di una nuova categoria sociale, i nuovi poveri. Ma chi sono i nuovi poveri? Sono coloro che, pur guadagnando con la crisi 1200 euro, le rate da pagare, i figli da mantenere, non sopravvivono. La crisi economica porta dietro di sè grandi effetti negativi. è anche lo scollamento della famiglia, che nelle difficoltà spesso non sopravvive, nonostante il protagonista faccia di tutto per difendere gli affetti familiari. Il sociale ci propina anche “ la casa del papà ”, con poche case a disposizione e un affitto da pagare. Molti infatti sono quelli che dopo una separazione sono costretti a dormire in macchina. Il lavoro fisso per vivere non basta più, il benessere di cui tanto si parla non è autentico. Infatti il protagonista cerca di arrabattarsi, scaricando cassette ai mercati generali e mangiando alla mensa della Caritas. Il film può forse ricordare Ladri di biciclette, ma se in questa pellicola c’è una povertà conclamata, oggi si ha solo un falso benessere che porta alla disperazione, ma la salvezza non è nella famiglia in sé, ma in uno stato-famiglia che dia delle garanzie. Con Gli equilibristi siamo di fronte a un gioiellino di neorealismo in chiave moderna. Girato in una irriconoscibile Roma, fatta di cavalcavia, di piccoli bar di immigrati, mercati generali, dove non si percepisce che la desolazione che porta il protagonista a un gesto estremo. Ottima la fotografia di Vittorio Omodei Zorini e bella la colonna sonora di Francesco Cerasi.
Il finale con grande abilità viene lasciato totalmente aperto a qualsiasi interpretazione. De Matteo lascia agli spettatori la decisione. Un’happy-end avrebbe banalizzato un film di qualità e potenziale.
Adele de Blasi
Gli equilibristi
Regia: Ivano De Matteo
Cast: Valerio Mastandrea, Barbora Bobulova,
Antonella Attili, Antonio Gerardi, Grazia Schiavo
Genere: Drammatico
Produzione: Italia, 2012
Distribuzione: Medusa
Durata: 100 min.
Uscita: 14/09/2012
Voto: 5