African Woman (2011) di Stefano Scialotti

African Woman di Stefano Scialotti è un documentario - progetto che vuole riconoscere il ruolo delle donne in Africa e proporre per loro il premio Nobel per la pace. E' stato presentato al festival alla presenza del sindaco Alemanno e di un parterre “fiancheggiatore” del cinema di Stato. Il regista è partito per il Senegal e nel giro di sette giorni si è portato a casa delle immagini divertenti di donne africane per sdrammatizzare il dolore di questo popolo martoriato da secoli dall'Occidente.

L'intro travolgente ci mostra il ballo frenetico di giovani e adulte al ritmo delle note musicali della celebre canzone di Ligabue Le donne lo sanno (2006), che ha immediatamente accettato di partecipare all' iniziativa.
La canzone del Liga nazionale recita: “Le donne che sanno / da dove si viene / e sanno per qualche motivo /che basta vedere. E quelle che sanno / spiegarti l'amore / o provano almeno / a strappartelo fuori / e quelle che mancano /sanno mancare /e fare più male. Possono ballare un po' di più /possono sentir girar la testa /possono sentire un po' di più, un po' di più .” Le donne sono la forza motrice dell'universo, soprattutto perché non fanno le guerre, perché il loro atteggiamento nei confronti del mondo è di costruzione e speranza.

Nella pellicola donne coraggiose, allegre ed estremamente ballerine cantano le proprie ragioni mentre lavorano duramente per sopravvivere, anche se a tratti sembra che il registra ci riporta un umanità stretta solo tra riti tribali e quindi vige la supremazia della presunzione dell'occhio bianco.
Nel documentario si tratta l'interessante tema dei progetti di microcredito, della bigamia e quindi la religione ma improvvisamente sbuca un'associazione senegalese contro l'immigrazione clandestina. Una sostenitrice spiega che loro lottano per far rimanere i propri figli in patria perché possono causare l'immigrazione clandestina. Pazzesco, d'improvviso la pellicola si oscura e l'impressione che riecheggia è: “Bene parlare di Africa, donne e associazionismo africano purché...” come direbbe qualche leghista agguerrito e non solo: “se ne restino a casa loro”.

Sonia Cincinelli




African Woman
Regia: Stefano Scialotti
Produzione: Italia 2011
Durata: 53'
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