Lo scorso 8 Novembre è uscito in tutti i cinema d’Italia la nuova commedia tinta di fantascienza con protagonista uno strano ed eterogeneo gruppo di comici statunitensi: Ben Stiller, Vince Vaughn, Jonah Hill e Richard Ayoade si ritrovano per Vicini del terzo tipo. Dopo un orribile omicidio nel suo supermercato, Evan (Ben Stiller; Vi presento i nostri, Tower Heist) crea una ronda di quartiere per trovare l’assassino della vittima e fare in modo che non accadi più in futuro. Oltre a Evan gli altri membri sono: Bob (Vince Vaughn; Il dilemma, L’isola delle coppie), Franklin (Jonah Hill; Lo spaventapassere, 21 Jump Street) e Jamarcus (Richard Ayoade). Quando però il gruppo iniziare a capire che il nemico potrebbe non appartenere al loro stesso pianeta, accanto all’incredulità delle forze dell’ordine dovranno trovare un modo per affrontare e risolvere il problema per conto proprio.
L’incipit con cui questo nuovo film scritto da Seth Rogen (Molto incinta, The Green Hornet) si presenta è ottimo. Quando uscì il trailer, alcuni mesi fa, il pubblico (e non solo) attendeva divertito questo prodotto americano che sembrava riunire parodia, citazionismi e umorismo assolutamente statunitense con a capo due comici ormai conosciuti dal grande pubblico (Stiller e Vaughn), una nuova leva dall’intelligenza comica e nominata all’oscar anche per un ruolo drammatico (Hill) e un esordiente uscito dal Saturday Night Live (Ayoade). Purtroppo, però, quando il film inizia si ci accorge sempre più che qualcosa non va. Ben Stiller sembra ormai spento nella ricerca di ruoli più “adulti” e lontani da quelli di Tutti pazzi per Mary o Ti presento i miei e qui cerca di essere un capogruppo tra quattro divertenti (e divertiti) attori non ben amalgamati tra di loro nei tempi comici. Abbiamo poi un Vince Vaughn super eccitato, un (fantastico) Jonah Hill psicopatico e un Richard Ayoade dalla doppia personalità. Ma essenzialmente i personaggi non rimangono impressi abbastanza alla fine del film, poiché sovrastati dagli ottimi effetti visivi e dalla valanga di citazionismo (esplicito o meno) che va dallo Shining di Kubrick a Ultimatum alla terra, che va dagli alieni di Mars Attacks! a quelli ormai lontani del cinema di genere anni cinquanta.
Il film, passato sotto diversi registi e sceneggiatori prima di ritrovarsi nelle mani di Akiva Schaffer (Hot Rod – Uno svitato in moto), non riesce a trovare nella sua ora e mezza un punto focale per cui valga davvero la pena approfondire la pellicola allargando la questione degli alieni ai problemi personali del personaggio di Stiller o Vaughn, al poliziotto stupido ed incompetente (che a tratti sembra una caricatura del Linus interpretato da David Arquette nella saga di Scream) sino alle singole gag create appositamente per citare un genere o una singola opera.
Il film diverte ed intrattiene il pubblico e, malgrado si perda spesso in dialoghi lunghi e spesso superflui, riesce ad avere alcune idee che lo rendono godibile, sebbene rimanga una lettura poco più che superficiale del genere. Soprattutto se paragonato, e non si può non pensarlo, ad Attack the block uscito poco tempo fa, che tratta un tema simile ma con la (grossa) differenza di una sceneggiatura totalmente british.
Luca Arcidiacono
Vicini del terzo tipo
Regia: Akiva Schaffer
Cast: Ben Stiller, Vince Vaughn, Jonah Hill, Richard Ayoade
Produzione: USA, 2012
Distribuzione: 20th Century Fox
Uscita: 08/11/2012
L’incipit con cui questo nuovo film scritto da Seth Rogen (Molto incinta, The Green Hornet) si presenta è ottimo. Quando uscì il trailer, alcuni mesi fa, il pubblico (e non solo) attendeva divertito questo prodotto americano che sembrava riunire parodia, citazionismi e umorismo assolutamente statunitense con a capo due comici ormai conosciuti dal grande pubblico (Stiller e Vaughn), una nuova leva dall’intelligenza comica e nominata all’oscar anche per un ruolo drammatico (Hill) e un esordiente uscito dal Saturday Night Live (Ayoade). Purtroppo, però, quando il film inizia si ci accorge sempre più che qualcosa non va. Ben Stiller sembra ormai spento nella ricerca di ruoli più “adulti” e lontani da quelli di Tutti pazzi per Mary o Ti presento i miei e qui cerca di essere un capogruppo tra quattro divertenti (e divertiti) attori non ben amalgamati tra di loro nei tempi comici. Abbiamo poi un Vince Vaughn super eccitato, un (fantastico) Jonah Hill psicopatico e un Richard Ayoade dalla doppia personalità. Ma essenzialmente i personaggi non rimangono impressi abbastanza alla fine del film, poiché sovrastati dagli ottimi effetti visivi e dalla valanga di citazionismo (esplicito o meno) che va dallo Shining di Kubrick a Ultimatum alla terra, che va dagli alieni di Mars Attacks! a quelli ormai lontani del cinema di genere anni cinquanta.
Il film, passato sotto diversi registi e sceneggiatori prima di ritrovarsi nelle mani di Akiva Schaffer (Hot Rod – Uno svitato in moto), non riesce a trovare nella sua ora e mezza un punto focale per cui valga davvero la pena approfondire la pellicola allargando la questione degli alieni ai problemi personali del personaggio di Stiller o Vaughn, al poliziotto stupido ed incompetente (che a tratti sembra una caricatura del Linus interpretato da David Arquette nella saga di Scream) sino alle singole gag create appositamente per citare un genere o una singola opera.
Il film diverte ed intrattiene il pubblico e, malgrado si perda spesso in dialoghi lunghi e spesso superflui, riesce ad avere alcune idee che lo rendono godibile, sebbene rimanga una lettura poco più che superficiale del genere. Soprattutto se paragonato, e non si può non pensarlo, ad Attack the block uscito poco tempo fa, che tratta un tema simile ma con la (grossa) differenza di una sceneggiatura totalmente british.
Luca Arcidiacono
Vicini del terzo tipo
Regia: Akiva Schaffer
Cast: Ben Stiller, Vince Vaughn, Jonah Hill, Richard Ayoade
Produzione: USA, 2012
Distribuzione: 20th Century Fox
Uscita: 08/11/2012