Marfa Girl vince la settima edizione del Festival di Roma

Ieri sera si è conclusa la settima edizione del festival di Roma, iniziato con grandi polemiche e finito con altrettanti fischi. Mai, come questa volta, la stampa è stata concorde nel suo giudizio sui film. Ma che cosa ha portato questa nuova edizione sotto la direzione artistica di Marco Muller? Novità ben poche, un allestimento molto sotto tono, per voler parlare di festival e non di festa,  poche le  pellicole che  si sono distinte nell’appiattimento generale. I biglietti venduti meno della scorsa edizione, poca gente ha affollato l’Auditorium non essendoci grossi nomi sul red carpet, questa è stata una grossa pecca perché la massa di curiosi sono quelli che poi vanno a vedere i film dei loro beniamini. Anche gli sponsor, essendo un momento di crisi, sono stati meno prodighi nell’offrire i gadget del festival.
E' Marfa Girl il film vincitore della settima edizione del  Festival Internazionale del Film di Roma. Alla pellicola di Larry Clark va infatti il Marc'Aurelio d'Oro, assegnato dalla Giuria Internazionale, presieduta da Jeff Nichols e composta dal regista e produttore russo di origine kazaka Timur Bekmambetov, dall'attrice italiana Valentina Cervi, dal critico cinematografico e direttore di festival statunitense Chris Fujiwara, dalll'attrice iraniana Leila Hatami, dal regista australiano P.J. Hogan e dallo scrittore e regista argentino Edgardo Cozarinsky.
Il premio per la miglior regia va a Paolo Franchi per il contestatissimo film E la chiamano estate. Migliore attrice protagonista Isabella Ferrari. Premio speciale della giuria va allo splendido film di Claudio Giovannesi Alì ha gli occhi azzurri, opera prima del talentuoso regista. Migliore interprete maschile è Jèrèmie Alkaim per Main dans la main, commedia divertente. Premio miglior attore o attrice  emergente va a Marilyne Fontaine per Un Enfant de toi. Il riconoscimento per il Migliore contributo tecnico va ad Arnau Valls Colomer per la fotografia di Mai morire, mentre quello per la migliore sceneggiatura va a The Motel Life di Alan Polsky. Per la sezione Premio Opera Prima e Seconda, la Giuria presieduta dall'attore e produttore americano Matthew Modine ha assegnato il riconoscimento ad Ali' ha gli occhi azzurri di Giovannesi, e una Menzione Speciale a Razzabastarda di Alessandro Gassman. Il Premio del pubblico Bnl per il Miglior film va infine a The Motel Life di Alan Polsky.

I giurati in conferenza stampa hanno dovuto affrontare i giornalisti molto insoddisfatti dal verdetto. Valentina Cervi ha esordito dicendo : "il festival ha pellicole di qualità e decidere non  è stato facile, abbiamo voluto premiare l’originalità, ma molti sono gli aspetti che abbiamo vagliato". Circa il contestatissimo film di Franchi , non solo dalla stampa ma anche dal pubblico dove nel buio della sala qualcuno ha gridato: "Ridateci i soldi del biglietto", imbarazzante. I giurati hanno detto che il loro giudizio non è stato unanime ma alla fine hanno premiato Paolo Franchi per l’originalità e per il suo andare un po’controcorrente, Franchi sicuramente ha osato, e secondo noi un po’ troppo, ma sarà il pubblico nelle sale poi a decretare il successo del film. Ci ha colpito anche quello che è stato detto sulla pellicola, sul criterio di scelta: “ci siamo trovati di fronte a film lineari e perfetti , abbiamo voluto dare un volto nuovo al cinema”. La novità, sta quindi premiare chi rompe gli schemi, sicuramente tutta questa bagarre aiuterà il film ma solo in fase iniziale. Paolo Franchi non ha quasi risposto alle domande dei giornalisti, ma ha messo l’accento sulla maleducazione del pubblico. Anche la Ferrari è stata fischiata durante la premiazione, qualcuno le ha gridato: “vergogna, fate schifo”, lei con molto aplomb ha detto, che il  film va visto senza pregiudizi ma concentrandosi sulla curiosità per l'opera d’autore. Anche la vittoria di Marfa Girl, ci ha lasciati spiazzati, Larry Clark racconta una storia  fatta a   base di sesso, poco rock and roll, in un paese di frontiera Marfa, da qui il titolo, dove sono presenti forti conflitti  etnici. Una comunità di artisti si è insediata a Marfa, gli abitanti subiscono pressioni dalla polizia locale, ma i veri protagonisti sono i giovani, è un film sull’adolescenza americana. Film forte ed eccentrico, l’autore Larry Clark, ha subito forti censure per i suoi precedenti lavori Bully e Ken Park, la sua nuova opera non arriverà nelle sale ma sarà visibile solo nel sito di Larry Clark.

 Adele de Blasi
           







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