Amour (2012) di Michael Haneke

In un appartamento parigino, elegantemente arredato, vivono Anne (Emanuelle Riva) e George (Jean Louis Trintignant), sono due musicisti ottantenni, ormai pensionati, che passano il loro tempo leggendo, bevendo the e ascoltando Schubert. La loro vita di anziani è tranquilla e armoniosa, ma questo equilibrio si rompe quando Anne viene colta da un ictus e inizia il declino. Il film Amour sarà presentato nelle sale il 26 ottobre, distribuito da Teodora film e Spazio cinema. Il regista austriaco Michael Haneke, premiato a Cannes con la Palma d’oro, noto al pubblico per le sue opere molto celebrali tra cui il Il nastro bianco, con questa nuova grandiosa regia affronta l’eutanasia, la malattia e la morte.
L’argomento già molto dibattuto dai media in questi ultimi anni, sia attraverso la carta stampata sia tramite film quali La bella addormentata di Marco Bellocchio,  riesce a scuotere le coscienze. Anne e George sono una coppia di anziani legati da un grande amore, condividono la passione per la musica, ma tutto si rompe con la malattia inesorabile di lei. La scelta compiuta da George è fredda, lucida, amorosa, dettata solo dalla disperazione nel vedere la lenta agonia dell’amata moglie. Grande capolavoro che propone un tema di forte attualità: la libertà di scegliere come morire. Il film ci pone davanti a un grande interrogativo: abbiamo o no il diritto di dare la morte a una persona che amiamo per alleviarne le sofferenze.

Quello che ha fatto molto scalpore è quanto dichiarato dal regista sulla Croisette: “Amour rispecchia il patto  che io e mia moglie abbiamo stipulato” poi però si è corretto dicendo: "intendevo che non vorremmo finire in una casa di riposo".

Tutta la pellicola è incentrata sull’eutanasia, ma Haneke non vuole orientare il pubblico verso una scelta, è solo una storia di amore e dolore. Spesso nel grande calvario della malattia c’è anche una perdita di dignità che ferisce il malato e chi gli sta accanto. Lo spettatore davanti a una situazione così dolorosa deve prendere una posizione e deve decidere che farebbe se si trovasse al posto di George. L’eutanasia viene usata come atto estremo di amore. Haneke con freddezza e cinismo guarda il tempo che passa, l’arrivo della vecchiaia, il crollo con la malattia. Quello che vediamo sono grandi scene di armonia coniugale supportate da dialoghi meravigliosi. Isabelle Hupert, è la figlia della coppia, anche lei musicista, ha un ruolo marginale ma incisivo. La giovane donna è totalmente impreparata al crollo improvviso della madre  e non sa come affrontare la situazione.  

Amour è pura emozione, non siamo di fronte a un film piagnucoloso, ci commuove con dolore autentico. L’amore di questa coppia viene affrontato con grande delicatezza. I due protagonisti, plasmati dalla Nouvelle Vague, ci emozionano e rendono unici i personaggi, quello che ci comunicano è amore incondizionato totale. La bellezza del film sta anche nella forza e nell’intensità che lega Anne a George, è un amore che va oltre le difficoltà.

Siamo di fronte al capolavoro cinematografico dell’anno, ci emoziona, ci fa piangere, ci fa riflettere sul dolore e sulla morte, nessun giudizio, non ci pone di fronte a nessuna scelta.

Adele de Blasi







Amour 
Regia: Michael Haneke
Cast: Isabelle Huppert, Jean-Louis Trintignant,
Emmanuelle Riva, Rita Blanco, Laurent Capelluto
Genere: Drammatico
Durata: 105 min.
Produzione: Francia, Austria, Germania, 2012
Distribuzione: Teodora Film
Uscita: 25/10/2012
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